Basket B, per le romagnole sarà una domenica da “circoletto rosso”

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Non è ancora finito “l’eterno” 2025 per le romagnole della B, perché domenica prossima si concluderà il girone d’andata con tre partite di grande interesse e in particolare per la Virtus Imola, anche cruciale in chiave classifica.

I gialloneri infatti riceveranno al Ruggi quel Chiusi che attualmente occupa il 14° posto in classifica (a pari punti con Ferrara e Casoria), ovvero la salvezza diretta (l’ultima retrocede diretta, quattro vanno ai play-out incrociati). I toscani sono a quota 12, la Virtus (con una partita da recuperare, il 7 gennaio, a Casoria) a 8 e basta questo dato per spiegare l’importanza del match in programma al Ruggi alle 18.

Il Pala Costa, invece, ospiterà (ore 18) il derby fra OraSì Ravenna e Andrea Costa Imola, sfida che non necessita di particolari presentazioni e scaldata dalla passione del pubblico biancorosso, con circa 300 tifosi attesi nell’impianto bizantino. Faenza infine, dopo la Juve Caserta riceverà al Pala Cattani (ore 18) un’altra corazzata come la Virtus Roma, fra l’altro arrabbiata per il ko al foto-finish nel derby con la Luiss. E la Calvani-band, fra l’altro, deve vincere per qualificarsi alle final four di Coppa (già dentro matematica la Pielle Livorno), perché la parità a 30 con Luiss e Caserta la lascerebbe fuori a favore dei cugini universitari. Insomma, sarà una domenica tutta da gustare per appassionati e tifosi della B a spicchi.

L’impatto di Eimantas

Un esordio coi fiocchi e la conferma che, come prevedibile, Eimantas Stankevicius è l’uomo giusto per trascinare la Virtus alla salvezza diretta. Del resto non si diventa capitano-bandiera di una squadra di ottimo livello come la lituana Siauliai se non si hanno qualità, tecniche e caratteriali, sopra la media e il 27enne nativo di Kaunas ha subito mostrato di cosa è capace. Certo deve ritrovare la migliore condizione fisica e soprattutto il ritmo partita, perché in Lituania aveva giocato l’ultima volta il 22 novembre scorso (appena 13’ nel -34 del “suo” Jonavos, ultimissimo della classe), ma siamo certi che non gli vorrà molto tempo. Il livello, atletico e tecnico, dell’A1 lituana è infatti di gran lunga superiore a quello della B italiana, quindi Stankevicius lo vedremo presto al top. Non è azzardato affermare che sia lui il giocatore più pagato nella recente storia della “nuova” Virtus, ma forse pure della “vecchia”, perché proprio le alte richieste economiche (benefits compresi) avevano allontanato in estate l’Andrea Costa. Fra l’altro Radio-mercato insiste su un altro prossimo arrivo in casa Virtus, forse il famoso numero 4 da settimane inseguito, ma al momento non filtrano identikit precisi

Faenza, tutto regolare

Se arriveranno i due punti domenica contro la Virtus Roma quella neroverde sarebbe l’impresa dell’anno (riuscita a San Severo, quindi mica impossibile), per cui qualche giudizio sul girone d’andata faentino si può già dare. Il passo falso in casa della Virtus Imola “fa pari” col successo casalingo ai danni della Luiss (soli tre ko al momento della Righetti-band) e i colpi esterni al Ruggi (sponda Andrea Costa) e Jesi possono risultare decisivi in ottica sesto posto. Al ritorno, infatti, Fragonara e compagni si ritroveranno fra le mani due e veri propri match-point al Pala Cattani, perché il 2-0 negli scontri diretti significherebbe allontanare di molto due pericolose concorrenti.

Certo, fra le trasferte di Chiusi, Casoria e Quarrata almeno due punti sarebbero dovuti arrivare, ma quelli toscani in particolare restano campi difficili con avversari “tosti”, dove nessuno (primissime comprese) ha vinto o vincerà in scioltezza, anzi. Insomma, Faenza si merita un 7 pieno per questa andata e domenica potrebbe spingersi fino al 7.5.

Rotta sul derby

Alla sfida del Pala Costa, Ravenna e Andrea Costa arriveranno col vento in poppa, perché i giallorossi hanno vinto le ultime due e i biancorossi addirittura tre in fila. L’OraSì avrà motivazioni da vendere, visto che un successo sull’Up le potrebbe dare la spinta verso un girone di ritorno all’insegna della tranquillità, tenendo i play-in come obiettivo realistico da centrare e lasciando ad altre la zona salvezza. Del resto la squadra di coach Auletta finora ha registrato un ruolino di marcia in linea con gli equilibri del girone: una sola vittoria (contro Jesi) e 7 sconfitte contro le 9 squadre che la precedono (manca proprio Imola alla conta) e 6 successi e 3 ko contro le 9 che stanno dietro.

I passi falsi al Pala Costa con Piombino e Quarrata fanno male alla classifica dell’OraSì, che però ha dimostrato sempre di sapersi rialzare, pure dalle sconfitte più brucianti, e in casa Dron e compagni hanno sfiorato il colpaccio sia con Latina che con Livorno. Morale della favola, si profila all’orizzonte un derby molto equilibrato, nel quale peseranno anche i possibili rientri dei due capitani: ci sono più possibilità per Dron rispetto a Sanguinetti, che domenica a San Severo ha svolto il riscaldamento pre-partita senza muovere il braccio della spalla dolente.

Con Tamani (da valutare nei prossimi allenamenti) e Gatto di sicuro out, coach Dalmonte riproporrà insomma l’assetto vincente delle ultime due uscite, nelle quali ha colpito la grande distribuzione offensiva dei biancorossi. Non che sia una novità, attenzione, ma in Puglia dopo 3’-4’ era già andato a segno tutto il quintetto e contro Fabriano, qualche giorno prima, proprio un terzo quarto all’insegna delle varianti in attacco (sei uomini a canestro) aveva spaccato la contesa definitivamente.

Lo scrimmage estivo evidenziò le problematiche dell’Up contro una difesa molto “manesca” (nel senso buono del termine) come quella ravennate e la chiave, probabilmente, domenica starà proprio nella capacità dell’OraSì di far sentire gioventù e atletismo a un avversario esperto e molto “tattico” come è quest’anno l’Andrea Costa.

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