Baseball A, San Marino attento alla Fortitudo ferita

Comincia oggi il girone di ritorno del massimo campionato di baseball e il calendario ripropone subito la sfida tra San Marino e Bologna. Si gioca stasera al “Falchi” (ore 20) con replica domani allo stesso orario a Serravalle.
Quella che per sei anni è stata una finale scudetto, per la prima volta da diversi anni non è uno scontro al vertice. Se San Marino è al comando frutto di 9 vittorie e 3 sconfitte, con otto successi nelle ultime nove partite, la Fortitudo occupa il sesto posto con un bilancio attualmente in rosso di 5 successi e 9 ko.
Evidentemente non è stato facile a Bologna gestire il cambio di manager, con l’ex pitching coach Fabio Betto al posto di un totem come Frignani. «Dopo un cambio di allenatore ci vuole sempre del tempo per ricalibrarsi sulle nuove idee e le nuove logiche tecniche - ha detto il general manager di San Marino, Mauro Mazzotti -. Ma la squadra è buona e darà del filo da torcere a tutti».
Chiaro il messaggio per i titani, mai snobbare un’avversaria come la Fortitudo che sarà senza l’interbase Newman infortunato a una mano, mentre è stato ingaggiato l’esterno Bruno, ex Godo, reduce da un’esperienza negli Usa.
In pedana stasera la collaudata coppia Bermudez-Rivero, mentre i titani risponderanno col solito terzetto Lage-Leal-Mendez. Domani in pedana per San Marino ci sarà Palumbo, da definire il partente per i bolognesi che potrebbero confermare Andretta.
Intanto al giro di boa il giemme Mazzotti fa il punto sul girone d’andata della squadra di Bindi. «Stiamo bene, è stato un inizio un po’ contratto, ma di fatto abbiamo sostanzialmente cominciato il pre-campionato giocando partite ufficiali, ma ora abbiamo trovato un buon equilibrio con qualche aggiustamento. Le nostre caratteristiche sono quelle di una squadra di battitori e lo si nota anche dall’elevato numero di fuoricampo. Dobbiamo assestarci un po’ nella partita dei lanciatori italiani, ma cerchiamo di migliorare giorno dopo giorno. Dobbiamo cercare di prendere forma e consapevolezza della nostra forza strada facendo. Per poi prepararci al meglio alle gare da dentro o fuori».
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