Panathlonauto cambia percorso per onorare Silvagni

Auto

Una corsa che ferma il tempo, in omaggio a un campione gentiluomo che il tempo sapeva fermarlo prima degli altri. Era il tempo del cronometro che misurava le gare di Genunzio Silvagni, simbolo del mondo dei motori romagnolo e italiano che ci ha lasciato qualche mese fa.

La manifestazione

L’edizione 2025 di Panathlonauto cambia percorso in onore di Silvagni, storico socio del Panathlon Club Cesena (organizzatore della gara insieme al Chc) e amico fraterno del presidente Dionigio Dionigi. Domenica 26 ottobre la kermesse delle auto storiche riservata ai soci Panathlon non partirà da Cesena, ma da Fiumana di Predappio, con un saluto a Silvagni al cimitero come prologo, quindi proseguirà fino al tradizionale epilogo della sede Sgr a Rimini. Al ristorante “Quarto piano” saranno effettuate le premiazioni, con una novità: il concorrente più giovane riceverà una targa come premio intitolato a Silvagni.

Il ricordo

Dionigio Dionigi nel ricordare Silvagni si emoziona come ieri, come l’altro ieri, come sempre. «Da giornalista sportivo, lo conoscevo di fama – parte il numero uno del Panathlon cesenate – e lo seguivo quando ci entusiasmava sui circuiti cittadini romagnoli in sella alla sua Laverda. Poi nel 1964 è nata una amicizia fraterna e oltre al campione ho scoperto un uomo generoso e altruista. L’occasione fu una gara automobilistica, la Coppa Città di Forlì, una prova di regolarità sprint dove mi presentai con la mia Giulia Super che aveva appena 1.000 chilometri. Partecipava anche Genunzio, quella era la sua prima gara dopo avere abbandonato le moto. Lui ridendo mi disse: “Sei stato bravo, ma con me di fianco lo saresti di più”. Da lì è nata una grande amicizia lunga 60 anni».

Il binomio

Dionigi alla guida e Silvagni cronometrista: nel mondo dell’automobilismo è stato un binomio da 33 vittorie, in gran parte in gare dedicate ai giornalisti, compresi 3 titoli italiani, 2 mondiali e un europeo. «Genunzio per me era una sicurezza – continua Dionigi – un perfezionista assoluto. Ricordo un Giro dell’Abruzzo in cui alla fine il capo cronometrista venne a darci la mano dicendoci: “La vostra prova speciale in salita rimarrà in eterno”. Un altro bel ricordo risale a quando vincemmo il campionato italiano da Roma a Cesena, prevalendo di un secondo su un professionista come il rallista Tullio Stabile da Trieste».

L’omaggio

Domenica 26, alla partenza, una delegazione del Panathlon lascerà un cuscino di rose rosse al cimitero: «A Genunzio quei fiori piacevano tanto – chiude Dionigi – il 14 dicembre avrebbe compiuto 90 anni e stavamo già pensando a una festa speciale per lui a Paderno. Lo ricorderemo con la nostra corsa e so già che dall’alto ci guarderà divertito».

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