Giancarlo Minardi: “A Imola c’è il circuito più bello del mondo”

Il grande momento è arrivato. Ancora una volta. All’Autodromo Enzo e Dino Ferrari tornano in scena i campioni della Formula 1 e l’attesa, specie da parte degli organizzatori, tocca comprensibilmente picchi altissimi.
Allora Giancarlo Minardi, come presidente di Formula Imola sente un po’ l’emozione o dall’alto della sua esperienza è tranquillo?
«Sono sereno. Ho appena finito l’ultima perlustrazione sul percorso e tutte le strutture e ribadisco un concetto a me chiaro, abbiamo il più bel circuito del mondo. E non lo dico solo io, ma la conferma arriva dai complimenti di tutti gli addetti ai lavori. Il bello, poi, deve ancora venire, perché prevedo un Gran premio spettacolare, al netto della superiorità esibita dalla McLaren in questa prima parte di stagione. Tutti gli altri team hanno promesso modifiche importanti in vista del primo Gran premio europeo e sono curioso di vedere che effetto avranno».
Il futuro del Gran premio a Imola è al momento ancora incerto, purtroppo. Crede che l’esito di questa tre giorni influirà sulle decisioni future di Formula 1?
«Intanto pensiamo a questo Gran premio sul quale, ribadisco, ho grandi attese. Il futuro verrà dopo e noi, comunque, facciamo sempre tutto al meglio per mettere nella condizione i team e i piloti di offrire un grande spettacolo».
Un Gran premio in Italia, specie per i tifosi, vede chiaramente sempre al centro di ogni discorso la Ferrari, cosa si attende dalle Rosse a Imola?
«Questa domanda sarebbe meglio farla ai diretti interessati, perché io in realtà guardo le gare alla tv come tutti gli appassionati. Di sicuro l’inizio del Mondiale ha confermato che in casa Ferrari il lavoro da fare è tanto, ma comunque parliamo di un team di prima fascia e il cui distacco dalla McLaren, in termini cronometrici, non è poi abissale. Ripeto, sia la Ferrari che altri team come Mercedes e Red Bull hanno promesso modifiche importanti in vista di questo Gran premio e secondo me ci sarà da divertirsi».
L’impatto di Lewis Hamilton in Ferrari non è stato, al momento, clamoroso. Si aspettava queste difficoltà da parte del sette volte campione del mondo?
«Cambiare team dopo tanti anni non è mai facile, poi se alle naturali problematiche d’adattamento ci aggiungi pure le difficoltà della macchina, allora diventa come pedalare in salita. Tutto più difficile. E i sette titoli mondiali vinti in questi casi aiutano fino ad un certo punto, perché i problemi non si risolvono subito e da soli, ma servono pazienza e tanto lavoro».
Un altro dei grandi motivi d’interesse del Gran premio del made in Italy e dell’Emilia-Romagna sarà la prova del giovanissimo Kimi Antonelli, lei credeva che potesse essere subito così incisivo anche in Formula1?
«Antonelli non lo scopre certo Gian Carlo Minardi, perché questo ragazzo sta facendo benissimo sin dai tempi del Kart ed è gestito in maniera perfetta pure da tutto l’ambiente che lo circonda, team e manager compresi. Sono convinto che darà spettacolo per tanti anni e la sua classe si è vista con chiarezza già nelle primissime gare».
Gli ultimi tre Gp imolesi sono stati vinti da Max Verstappen, crede che il pilota olandese potrà ripetersi anche questa volta?
«Verstappen ha già dimostrato di saper fare la differenza in Giappone, dove ha addirittura vinto, poi chiaramente il pilota può incidere maggiormente sul giro singolo che sul passo gara. Credo del resto che ogni discorso su chi vincerà il Mondiale sia al momento precoce, perché dopo Imola mancheranno ancora 18 Gp e il bello comincia adesso».
Si sente di dare ai lettori del Corriere Romagna il nome di una sorpresa per il Gran premio di Imola?
«A me piace molto il francese Isack Hadjar della Racing Bulls. Quello che gli è successo in Australia avrebbe potuto stendere un toro, invece lui si è ripreso e a Imola lo attendo a livelli ancora migliori».
Allora Giancarlo Minardi, presidente di Formula Imola