Un Sette Colli con i Mondiali come “premio”

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La Romagna del nuoto parte dal due a zero ma al Sette Colli, il meeting internazionale che si disputa da oggi a sabato al Foro Italico di Roma, può aumentare il suo bottino di qualificati per i Mondiali di Singapore. I “due” sono Simone Cerasuolo ed Anita Bottazzo che la qualificazione l’hanno centrata ai campionati italiani di Riccione, gli “zero” furono i qualificati (nessuno, appunto) lo scorso anno per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Crescere si può perché di atleti romagnoli di qualità ce ne sono e perché tante porte sono ancora aperte per la convocazione alla manifestazione iridata con diverse gare in cui l’Italia non ha ancora rappresentanti a livello individuale e anche di staffetta.

I due qualificati hanno fatto scelte diverse ma tutto sommato plausibili. Anita Bottazzo è in Florida dove ha intrapreso un percorso integrato di studio e sport senza perdere contatto con lo staff tecnico della Nazionale e dell’Imolanuoto e ha deciso di non giocarsi la carta del Sette Colli. A Singapore sarà al via nei 100 rana mentre nei 50 non ci sarà solo se qualcuna (Pilato? Castiglioni?) riuscirà a fare meglio del suo miglior tempo stagionale fatto segnare nei trials canadesi a cui ha partecipato qualche settimana fa.

Simone Cerasuolo ci sarà ma senza troppe velleità su una potenziale qualificazione nei 100 rana (altra gara che lui disputa assieme ai 50, in cui è già qualificato). L’imolese non ha preparato in modo specifico la gara più lunga e dunque difficilmente sarà competitivo ad altissimo livello sui tempi che servono per la qualificazione ai Mondiali.

Chi ci proverà nel gruppo degli imolesi della rana è soprattutto Alessandro Pinzuti. Il toscano di stanza a Imola tenterà di tornare sui livelli del 2021 per dare battaglia sui 100 rana, più complicato invece l’assalto alla qualificazione al Mondiale di Federico Poggio. L’argento agli Europei di Roma, che arriva da un paio di stagioni al di sotto delle aspettative, è alle prese da qualche settimana con un problema alla schiena che non gli ha permesso di preparare al meglio l’appuntamento romano. Difficilmente avrà nelle mani e nelle braccia i tempi che servono per puntare alla qualificazione ma cercherà comunque di dare battaglia e vuole esserci per confrontarsi con i più forti.

In campo femminile, sempre nella rana, i fari sono puntati su Arianna Castiglioni. Tante volte l’allieva di Cesare Casella è rimasta beffata all’ultimo respiro in chiave presenza ai grandi eventi internazionali, stavolta proverà ad agguantarla in extremis la qualificazione per Singapore. Le porte, in questo senso, sono aperte solo sui 50 rana dove ci sono due posti a disposizione (c’è però da credere che Pilato sarà presente) e qui di bisognerà cercare di essere nei primi due posti con tempi di qualità per staccare il biglietto per la rassegna iridata.

La quarta punta romagnola è un medagliato mondiale (in vasca corta), il delfinista faentino sempre dell’Imolanuoto Michele Busa che cercherà di far valere il fatto di essere il numero uno in Italia in questo momento nei 100 farfalla. A Riccione Busa è rimasto lontano dai suoi migliori tempi e dal minimo per Singapore patendo il passaggio dalla vasca corta, che predilige, alla vasca lunga. Da capire se due mesi e mezzo in più di lavoro abbiano reso il portacolori dell’Imolanuoto più competitivo in una gara in cui in questo momento il movimento italiano è piuttosto marginale.

La Romagna del nuoto non finisce qui in vista del Sette Colli. Tra gli atleti di prospettiva c’è la portacolori della Rinascita Romagna, Chiara Sama, che sta crescendo nel mezzofondo e potrebbe, con un exploit, rientrare anche nel gioco delle convocazioni, e tra gli iscritti nei 50 rana c’è Lorenzo Fuschini per cui il Sette Colli sarà semplicemente una tappa di passaggio perché nella settimana successiva sarà protagonista dell’Europeo Juniores in vasca lunga in Slovacchia.

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