Un 2025 al bacio: è Simone Cerasuolo lo sportivo romagnolo dell’anno

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Campione del Mondo nei 50 rana, primo italiano a conquistare il titolo iridato in questa specialità. Chiude con tre ori agli Europei in vasca corta

«Se qualcuno mi avesse detto a gennaio che avrei vinto il mondiale e tre medaglie d’oro all’Europeo in corta lo avrei preso per pazzo». In questa dichiarazione c’è tutto Simone Cerasuolo, il ranista imolese che è letteralmente esploso a livello internazionale nel 2005 e che ha riportato la Romagna sul podio iridato 14 anni dopo uno dei suoi preparatori, Fabio Scozzoli.

Non è stata una stagione di vittorie inattese, checché ne dica l’umile imolese, che in passato aveva già disputato due finali iridate nella sua gara preferita, i 50 rana ed era già salito sul podio sia mondiale che continentale in vasca corta. Il suo è stato un percorso più che plausibile che ha toccato l’apice a luglio, quando ha messo tutti in fila nella finale dei 50 rana ai Mondiali di Singapore, portando la Romagna per la prima volta sul gradino più alto del podio. La vittoria più bella, in prospettiva, era arrivata qualche anno prima, quando il Cio ha comunicato che a partire da Los Angeles anche i 50 rana (come farfalla e dorso) saranno specialità olimpica. A quel punto Cerasuolo si è convinto a preparare solo la gara veloce e si è fatto trovare pronto al momento giusto. «Non so se sia stata la mia gara più bella - dice - la tensione era tanta e magari nessuno è riuscito a esprimersi al massimo. Anch’io non mi sono migliorato ma ho messo tutte le cose in fila ed è arrivata una grande vittoria».

Non pago, Cerasuolo si è reso protagonista di un grande Europeo in vasca corta a Lublino qualche settimana fa. Dopo il quarto posto nei 100 rana che lo hanno lasciato con l’amaro in bocca, il portacolori dell’Imolanuoto ha conquistato il gradino più alto del podio sia nella gara individuale dei 50 rana, sia nelle due staffette miste, quella maschile e quella mista, contribuendo così a far salire l’Italia in vetta al medagliere per la prima volta nella sua storia. «E’ stata una settimana da sogno - conclude - un ottimo modo per lanciare la volata in vista dei Giochi olimpici di Los Angeles 2028, che sono già nel pensiero mio e di tutti. Essere un ranista di alto livello in Italia è molto difficile, vista la concorrenza. Sono contento di essere uno degli ambasciatori del nuoto italiano e romagnolo in giro per il mondo».

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