Romagna Team e Renato Serra doppio podio ai campionati italiani: ma le medaglie sono d’argento

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/  Ginnastica Artistica
  • 04 maggio 2025

Doppia prima volta nella ginnastica artistica. Ma gli scudetti non arrivano a Cesena. Il Romagna Team in campo maschile e la Renato Serra in campo femminile devono però essere orgogliosi del doppio argento. Le ragazze sono state strepitose in tre attrezzi su quattro, scivolando (è proprio il caso di dirlo) alla trave: senza gli errori di Barzasi e Agosti, le bianconere avrebbero addirittura potuto strappare il tricolore alla sorprendente Libertas Vercelli. Sorpresa anche in campo maschile, con lo scudetto che è andato all’outsider Ferrara allenata da Claudio Pasquali, colui che “inventò” il Romagna Team: gli estensi dicono grazie a un immenso Illia Kovtun, che ha portato a casa 83,800 punti sui 237,800. Il Romagna Team ha chiuso con 235,500, staccato di due punti e 3 decimi: determinante l’assenza di Nicolò Vannucchi, infortunatosi al ginocchio una settimana fa in nazionale nella prova di Coppa del Mondo a Il Cairo.

Nemour stellare

Precedenza alle ragazze. In finale due squadre romagnole, con la Ginnastica Riccione che, dovendo fare a meno dell’asso Listunova (rottura del tendine d’Achille), non riesce ad andare oltre l’8° posto con 142,900 punti, ma con due prove straordinarie di Rebecca Aiello alle parallele (5° punteggio con 14,100) e al volteggio (6° punteggio con 13,700).

La Renato Serra Cesena, invece, vuole il podio. Per farlo deve “girare” alla grande e sperare in una giornata storta di una delle favorite Civitavecchia e Brescia o della sorprendente Vercelli. Le piemontesi, invece, non sbagliano una virgola, con Elena Colas su livelli mondiali: 56,200 il suo totale nelle quattro prove, la migliore in assoluto. Vercelli chiude a 161,050 con 2,250 punti di vantaggio sulla Renato Serra, che si lascia alle spalle di 2 punti le campionesse uscenti di Civitavecchia (che pagano il 10,700 di Naomi Pazon alla trave) e di oltre 5 punti il Brixia delle gemelle Alice (oro olimpico alla trave) ed Asia D’Amato. Le romagnole partono alla trave e partono con gli errori di Chiara Barzasi e di Elisa Agosti (11,750 per entrambe), mentre la campionessa olimpica franco-algerina Kaylia Nemour inizia il suo show: 13,950 (chiuderà con 55,950 seconda dietro Colas). La Renato Serra totalizza 37,450, cioè 2,300 punti in meno di Vercelli: sarà il distacco scudetto. Barzasi reagisce subito da campionessa qual è: 13,100 al corpo libero. Nemour si prende un bel 13,400 e la quindicenne Vittoria Ferrarini debutta con 12,350. Si va al volteggio dove la Renato Serra sarà la squadra migliore: 13,700 sia per Ferrarini che per Nemour, 13,650 per Barzasi. Chiusura alle parallele asimmetriche, con Vercelli avanti di 4,900 punti dopo tre quarti di gara e già irraggiungibile. Agosti porta a casa un 12,500 ma per il 2° posto serve qualcosa di eccezionale. Ecco allora Barzasi con 14,050, ecco soprattutto Nemour, che nella sua specialità che le ha regalato l’oro alle Olimpiadi di Parigi realizza una prestazione stellare: 14,900, il punteggio più alto del giorno, uomini compresi e tutto il palazzo in piedi. La Renato Serra è seconda: incredibile, ma vero.

Romagna Team. peccato

L’assenza di Vannucchi peserà sull’esito finale. Il Romagna Team chiude con 235,500 punti e con 2,300 di distacco da Ferrara, trascinato dall’ucraino Kovtun, autore di performance incredibili con 14,700 alle parallele e un cavallo con maniglie da 14,100. I cesenati partono male: esercizio inaugurale al corpo libero e Gabriele Tesselli cade nella prima diagonale e chiude con 11,900. Il capitano Andrea Dotti (13,100) e l’asso Lorenzo Casali (13,200) rialzano un po’ i biancorossi, sesti al termine del primo giro. Intanto la Pro Carate perde per infortunio Diego Vazzola e dice già addio ai sogni di gloria. Al cavallo con maniglie l’errore di Roberto Marzocchi (11,450) fa capire che non sarà giornata. Casali ottiene 13,200 ed Edoardo De Rosa debutta con un eccellente 13,500. Agli anelli c’è il riscatto di Marzocchi con 13,250, bravo anche De Rosa con 12,950 mentre è imperfetto Casali (12,300). La classifica non migliora neppure dopo il volteggio nonostante un Casali da 14,150 secondo solo a Thomas Grasso, quest’anno in forza all’Ares Milano (il riminese sarà autore anche di un eccellente 13,550 al corpo libero). Marzocchi con 13,050 e Tisselli con 13,250 non incidono al volteggio come servirebbe. La risalita avviene alle parallele, con i cesenati che dal 4° posto salgono al 2° davanti a Brescia di 3 decimi: Dotti prende 12,750, De Rosa 13,650 e Casali 14,100. La sbarra ufficializza il titolo di vice campione d’Italia per il secondo anno consecutivo. Servono due ottimi esercizi (Marzocchi 12,800 e Casali 13,100) prima della chiusura da favola di un Nesk Tisselli tornato a livelli d’eccellenza a un anno e mezzo dall’operazione alla spalla: prova da urlo premiata con 13,800, miglior punteggio alla sbarra. Un gran finale meritato per il talento di Cesena ora allenato da Roberto Germani e allevato per una decina di anni da Claudio Pasquali, da ieri tecnico campione d’Italia con Ferrara.

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