Nuoto: Riccione, Doha, Parigi, intrigo internazionale nella tre giorni tricolore

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Inizia a Riccione l’operazione Parigi per una Romagna del nuoto quantomai presente a livello internazionale e “multitasking”, dagli atleti per cui è iniziata l’ultima stagione della carriera, ad altri che si sono appena affacciati al panorama internazionale e a cui spetterà il compito di tenere alto il nome della Romagna nelle piscine di tutto il mondo.

È un campionato italiano invernale anomalo, quello che si svolge alla piscina Comunale da oggi a giovedì: non è la solita passerella di fine prima parte di stagione, buona per scambiarsi gli auguri e per lanciare qualche segnale in vista dell’annata successiva, non è la selezione per l’evento in vasca corta, visto che si disputa in vasca lunga ma è invece un passaggio fondamentale per formare la squadra che andrà a Doha nell’anomalo Mondiale di febbraio e per iniziare a comporre il mosaico di atleti che rappresenteranno l’Italia ai Giochi Olimpici di Parigi, l’appuntamento clou del triennio che si disputa a luglio.

L’obiettivo è centrare tutto quello che si può: sia le qualificazioni per Doha che per Parigi sono tutte da conquistare, visto che la sola Anita Bottazzo ha staccato il pass per la rassegna iridata in Qatar. Saranno invece sette i romagnoli agli Europei in vasca corta di Otopeni che scattano fra una settimana in Romania.

Occhi puntati sulla rana

Come sempre quando si parla di Romagna i fari sono puntati sulla rana, sia in campo maschile che femminile., Conclusa l’epopea Scozzoli, si sta per chiudere anche quella di Martina Carraro che vuole lasciare alla grande (ha già annunciato che questa sarà la sua ultima stagione agonistica).

L’allieva di Cesare Casella ha dimostrato di essere in condizione nelle prime uscite stagionali e punta a creare qualche grattacapo alla numero della rana azzurra, Benedetta Pilato che ha dichiarato di voler tentare di strappare il pass per i Giochi nonostante il tempo limite sia arduo da ottenere. Al suo fianco ci sarà una Arianna Castiglioni che ancora non ha cambiato marcia da quando è approdata a Imola, ma che può accendersi da un momento all’altro e una Anita Bottazzo che nell’estate scorsa è passata dal ruolo di promessa a quello di certezza e che, almeno a Doha, vorrebbe esserci al suo secondo Mondiale.

Tra gli uomini Simone Cerasuolo, l’uomo nuovo della rana imolese, con al collo già una medaglia europea, punta al suo terzo Mondiale consecutivo (un quinto e un nono posto nei precedenti sulla distanza dei 50 rana) e per il momento non sembra ancora essere riuscito ad allungare l’azione per essere efficace in quei 100 dove invece Federico Poggio può aspirare a strappare il suo secondo pass olimpico, per il quale, però, con ogni probabilità, vista la difficoltà, sarà necessario aspettare il secondo evento qualificante per Parigi, il campionato assoluto di marzo, sempre a Riccione con tempi limite più abbordabili. Al via nei 100 rana ci sarà anche Alessandro Pinzuti, da poco unito al gruppo di Imola e con tanta voglia di tornare ai livelli che gli competono. Da aggiungere Stefano Saladini, sempre molto competitivo nei 200 rana.

La Romagna non è solo rana

C’è stato l’atteso salto di qualità di Michele Busa nei 50 e 100 farfalla e il faentino dell’Imolanuoto debutterà in azzurro a Otopeni, ma uno sguardo ad almeno un evento internazionale in lunga nella prossima stagione non può non darlo, anche se serve un altro salto in avanti. Alessia Polieri sembra essere tornata sui suoi livelli migliori, in Romania ci sarà e chissà che non ritrovi lo slancio giusto per provarci anche in lunga, intanto a Riccione proverà a prendersi qualche podio, così come Carlotta Zofkova che non è più quella di Glasgow capace di salire sul podio europeo, ma con una Olimpiade in arrivo, una zampata potrebbe anche darla. Attenzione anche a Giovanni Izzo che tornerà in azzurro a Otopeni e punta a entrare fra i big della velocità, sia nello stile libero che nella farfalla. Un discorso a parte lo merita Ilaria Bianchi che è iscritta ai 50 e 100 farfalla ma non si è vista finora: l’obiettivo è conquistare la quinta Olimpiade per entrare nella leggenda dello sport italiano ma qualche acciacco l’età lo porta con sé e a 33 anni bisogna prendere quello che arriva, con la solita grinta che ci ha sempre messo da Pechino in poi.

I giovani infine: attenzione a Sofia e Asia Salvato, Arianna Guidotti, Chiara Sama, Gemma Veloce, Alice Beltrame e Alex Sabattani. Da questi nomi potrebbero uscire i campioni del futuro.

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