Nuoto, Cerasuolo punta al podio mondiale nei suoi 50 rana

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Un Mondiale fuori stagione, nello stesso anno dei Giochi olimpici, non si era mai visto. Per la Romagna del nuoto quello di Doha che scatta oggi è un appuntamento importante ma non fondamentale perché, in prospettiva Parigi 2024, rischia di essere più rilevante il campionato italiano di Riccione in programma fra meno di un mese, visto che lì si decideranno gran parte dei qualificati per i Giochi.

A Doha sono tre gli atleti romagnoli in vasca e due di loro, Anita Bottazzo e Simone Cerasuolo, sono iscritti a gare non olimpiche, in questo caso i 50 rana, mentre Arianna Castiglioni potrà sparare la prima cartuccia per il tentativo di ottenere il minimo per Parigi e, dovesse riuscirci, l’obiettivo di centrare la finale iridata non dovrebbe essere lontano (in ogni caso bisognerà aspettare Riccione per vedere chi andrà a far compagnia a Benedetta Pilato ai Giochi).

Fari puntati sulla rana, dunque, dove Arianna Castiglioni, allieva da oltre un anno di Cesare Casella a Imola, è iscritta con l’ottavo crono. «È un Mondiale un po’ strano perché a metà febbraio. Dopo gli Assoluti mi sono subito concentrata su questa preparazione. Molte nazioni non ci saranno rispetto ad altri Mondiali. Per alcuni Paesi sarà come qualificazione alle Olimpiadi, per altre solo di passaggio. È un buon test, una delle occasioni per la qualifica olimpica e ci punteremo. Il tempo si può fare assolutamente, ma bisogna comunque aspettare gli Assoluti. Sono fiduciosa perché gli allenamenti stanno andando bene e sto lavorando molto».

Il primo obiettivo è tornare in una finale, facendo il tempo il più basso possibile per le Olimpiadi. Sulla possibilità di preparare i 200 come alternativa Castiglioni non si butta via. «Sicuramente è da prendere in considerazione, Martina Carraro l’ha fatto anche già in passato e poi con la medaglia agli Europei. Nell’anno olimpico di Tokyo si è pensato di provare a fare i 200, ma non si può inventare in tre mesi. So benissimo che, per le mie caratteristiche, posso farlo, mentre è molto più a livello mentale visto che nell’ultimo cinquanta non vedo più nulla. Attualmente non abbiamo mai provato ad affrontare il discorso. Ma ci si può pensare».

Ci proverà, Arianna Castiglioni a centrare un posto in semifinale a partire da domani e poi magari a fare il passo successivo e ad entrare in una finale iridata che manca all’appello da ben cinque anni (Gwangju 2019) durante i quali ha accumulato più sofferenze che soddisfazioni.

E ci proveranno anche gli altri due imolesi convocati per Doha, entrambi impegnati sui 50 rana, con la mente però rivolta ai 100 di Riccione che potrebbero schiudere la porta olimpica. «Non ho preparato in modo specifico questa gara – commenta Simone Cerasuolo – perché da tempo sto lavorando per allungare il mio raggio d’azione e il tempo fatto segnare in batteria a Riccione a fine novembre è stato un segnale importante della mia crescita. Siamo a un Mondiale e non ci sta nessuno a perdere, quindi scenderò in vasca con tutta la determinazione possibile e con la voglia di migliorarmi». A Doha Cerasuolo per strappare il pass olimpico dovrà far segnare un tempo di rilievo mettendosi alle spalle due fra Martinenghi, Poggio e Viberti: compito tutt’altro che semplice.

Simone Cerasuolo è iscritto col quarto miglior tempo nei 50 rana ma il campo partenti è straordinario: da Williamson, leader stagionale, a Fink, campione del mondo 2022, da Kamminga al re della rana Adam Peaty, passando per l’azzurro Martinenghi (campione europeo in corta e in lunga), fino ad arrivare al rientrante Ilya Shymanovich, primatista mondiale della specialità. Non c’è il dominatore di Fukuoka, il cinese Qin ma, di fatto, manca solo lui all’appello fra i giganti della specialità. Cerasuolo è al suo terzo Mondiale: a Budapest 2022 fu quinto, a Fukuoka 2023 fu nono, sempre nei 50 rana.

Seconda esperienza iridata per Anita Bottazzo che si è qualificata grazie allo splendido settimo posto ottenuto a luglio a Fukuoka. La forma, fino a dicembre, non ha raggiunto i picchi della scorsa estate ma ha potuto preparare questo appuntamento con la giusta tranquillità. Per lei la strada che porta a Parigi è davvero in salita. L’unica possibilità è nei 100 rana ma Benedetta Pilato è già qualificata, resta un posto libero ma le rivali si chiamano Arianna Castiglioni, Martina Carraro e Lisa Angiolini, gente che ha vinto tanto a livello internazionale e i 100 non sono ancora totalmente nelle corde dell’atleta imolese che dunque proverà a sparare tutte le cartucce a Doha. L’obiettivo minimo è superare il primo turno in una gara piena di atlete di altissimo livello. Bottazzo dovrà attendere il penultimo giorno di gare per entrare in scena e anche una lunga attesa potrebbe influire sulla prestazione.

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