Nuoto, Anita Bottazzo da sogno e oggi può puntare al podio

Un sorriso che tradisce emozione ma anche uno sguardo lucido e determinato. È così che Anita Bottazzo, cresciuta dal punto di vista natatorio fra le corsie di Imola e tesserata Imolanuoto, si è guadagnata l’accesso alla finale dei 100 rana ai Mondiali di Singapore. Un traguardo che profuma di conferma, ma anche di rinascita, per una ragazza che ha sempre scelto di mettersi in gioco, anche lontano da casa.

Allenata per anni da Cesare Casella a Imola, dove ha costruito la sua identità sportiva, nel 2024 ha lasciato l’Italia per volare in Florida, dove si allena sotto la guida della campionessa olimpica Annie Lazor e studia all’università di Gainesville. Una scelta coraggiosa premiata in pieno: la semifinale mondiale l’ha vista brillare con un tempo straordinario di 1’05”61, seconda solo alla statunitense Douglass (1’05”49) e a soli 17 centesimi dal record italiano di Benedetta Pilato (seconda all time in Italia).

«È un risultato che inseguivo da tanto, e finalmente è arrivato. So quanto lavoro c’è dietro, quante ore in vasca e quanti sacrifici. Ho fatto una gara come la volevo: precisa, aggressiva, determinata. Non mi sono sorpresa del tempo, sapevo di valere questo crono. Ma è stato bello vederlo sul tabellone - ha raccontato Anita con voce calma ma visibilmente emozionata - Ora però non voglio perdere la concentrazione. La finale è tutta da nuotare, e io voglio godermela fino in fondo, senza rimpianti».

Oggi la ventiduenne imolese è atleta completa, matura, con un profilo internazionale sempre più solido. Il suo primo 50 in 30”36 ha mostrato tutta la sua esplosività da sprinter, mentre il ritorno in 35”25 ha confermato la nuova solidità costruita con il lavoro quotidiano in Florida.

L’appuntamento è per oggi, alle 13.40: favorita Douglass e tante atlete, fra cui Bottazzo, sulla stessa linea. La cinese Tang e la russa Chikunova le avversarie più pericolose.

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