Atletica leggera, Giovanni Frattini e una rivincita che apre nuovi orizzonti

Impossibile dimenticare un weekend così. Domenica a Leira, in Portogallo, il 21enne marignanese Giovanni Frattini non solo ha vinto la gara del giavellotto nella categoria Under 23 in Coppa Europa (storica prima volta per un atleta azzurro nella specialità), ma ha centrato anche il suo nuovo primato personale (76.21 contro il 73.78 realizzato nel 2021), nonché record regionale Promesse.
Una sorta di ritorno alla vita per chi, come lui, proprio dal 2021 ha dovuto fronteggiare una lunga serie di problemi fisici: «Sì, tutto è iniziato con la rottura del legamento del gomito destro (il braccio di lancio, ndr) – esordisce il portacolori della Fratellanza Modena - un infortunio abbastanza classico per i giavellottisti, ma anche molto fastidioso. Ho dovuto operarmi due volte, causa complicazioni, e comunque non sono tornato come prima. Adesso sto bene, ho smaltito pure l’infortunio agli addominali occorso ad estate 2023 dopo che avevo già ripreso, però ho dovuto adattare la tecnica di lancio. Mi alleno fra San Giovanni in Marignano, con Emanuele Verni, la mia guida da sempre a cui va un gigantesco ringraziamento, e il centro sportivo dei Carabinieri a Bologna, dove frequento l’Università (Fisica, ndr). Qui ho iniziato a lavorare molto sulla tecnica con Antonio Fent (suo il record regionale assoluto a 77.94, ndr), ex lanciatore, e devo dire che il suo aiuto è stato decisivo per ottenere gli ultimi risultati».
Obiettivo Europei
Frattini in Portogallo ha sciorinato una serie da urlo, iniziando con 73.08, poi un primo “personale” a 75.05, seguito da 68.53, dal “lancione” a 76.21, un nullo e dal 68.83 i chiusura. A sei centimetri di distanza (76.15) il turco Zengin: «Sono molto contento e devo ammettere che non mi aspettavo questo risultato, per quanto sia arrivato in Portogallo in ottime condizioni. Come ritorno in azzurro dopo le precedenti tre esperienze (Eyof 2019, Europei e Mondiali Under 20 del 2021, ndr) non potevo sperare di meglio. Ho trovato fra l’altro un ambiente splendido in squadra, con i lanciatori più esperti a farci da chiocce e poi vedere da vicino alcuni dei migliori giavellottisti mondiali è stato davvero impagabile. Il futuro? Punto tutto sugli Europei di Roma a giugno. Vero che il minimo (83 metri, ndr) è lontano, però spero di qualificarmi con il ranking (primi 32 nel continente, ndr). Sarebbe un’esperienza fantastica».
La soddisfazione di Verni
Tanta gioia non può che trasparire pure dalle parole dell’allenatore Emanuele Verni: «Il risultato di Giovanni è stato strepitoso. Una soddisfazione incredibile considerando tutto quello che ha passato. Non ha pensato mai un momento di mollare e posso garantirvi che non è stato facile passare due anni fra una visita e l’altra. Ha ancora tanto potenziale e sono convinto che questo sia solo un nuovo inizio per poter crescere e puntare in alto. Sono orgoglioso di lui».