Spiagge, anche la Confcommercio dice no al provvedimento

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"Siamo per la tutela delle imprese italiane". E sulle "evidenze pubbliche fatte così abbiamo delle riserve". Il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino, commenta con l'agenzia Dire le ultime modifiche proposte dal governo per la riforma delle concessioni demaniali, ribadendo che "oggi non ci sono le condizioni per un provvedimento di questo tipo". In ballo, argomenta, ci sono "decine di migliaia di attività che dovrebbero andare a bando. Con la burocrazia italiana è quasi impossibile, ci vorrebbero anni e anni". È dunque "corretto sederci tutti a un tavolo e prendersi il tempo necessario per intervenire". E se poi "dovremo accettare le regole comunitarie, lo faremo". La parola d'ordine, prosegue, è la "salvaguardia delle imprese" altrimenti si innescherebbe un "grosso problema, vanificando il lavoro di una vita che si tramanda di generazione in generazione". Il presidente nazionale Silb-Confcommercio Antonio Capacchione è "molto attivo a Roma e cercheremo di fare valere i nostri desiderata", sottolinea Indino. L'associazione vuole "risposte esaustive", conclude, ribadendo che "l'offerta deve continuare così, ogni stabilimento balneare ha la sua storia" che con la riforma "viene meno, con aziende non italiane e un business freddo e senz'anima". 

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