Un cigno per il nostro tempo: al teatro Galli il Ballet Preljocaj e Cajkovskij

Spettacoli
  • 22 ottobre 2025

di SERENA LUCCHI

RIMINI. Il classico più amato della danza torna a parlare la lingua del presente. Giovedì 22 ottobre dalle 21 il teatro Galli ospita “Il lago dei cigni” del Ballet Preljocaj, la rivisitazione firmata dal coreografo franco-albanese Angelin Preljocaj. Al capolavoro di Cajkovskij, con ventisei danzatori in scena, Preljocaj affianca sonorità elettroniche del collettivo 79D, aprendo una crepa nel tempo, mentre le immagini video di Boris Labbé, le luci di Éric Soyer e i costumi di Igor Chapurin disegnano una scena sospesa tra sogno e realtà. Il balletto che per più di un secolo ha incarnato la purezza e la condanna ora riflette su potere, ecologia e destino del pianeta. Preljocaj non riscrive la leggenda, ma la attraversa. La struttura resta quella in due atti e quattro quadri, come nel debutto moscovita del 1877, ma ogni gesto vibra di nuova urgenza e il coreografo non tradisce la trama originaria. Restano l’amore tra Siegfried e Odette, la regina condannata a trasformarsi in cigno, ma Preljocaj ne rovescia la prospettiva. Nella sua versione, l’incantesimo si lega a temi che ci riguardano da vicino: la crisi climatica, il potere, la responsabilità umana. «Ho mantenuto la storia d’amore – spiega Preljocaj – ma ho reso centrali i genitori del principe: il padre, tiranno e dominatore, e la madre, figura protettiva. E ho reso Rothbart il simbolo di un potere industriale che distrugge la natura». Così, il male non viene più dal soprannaturale ma dal reale, il cigno diventa l’emblema della nostra fragilità e la magia lascia lo spazio alle responsabilità umane.

Questa versione, nata nel 2020, fa tappa a Rimini nell’anno del quarantennale del Ballet Preljocaj, compagnia oggi riconosciuta come uno dei centri coreografici più autorevoli d’Europa. Con sede ad Aix-en-Provence, il gruppo conta trenta danzatori, sessantuno creazioni e oltre centoventi spettacoli ogni stagione, in Francia e nel mondo.

Dopo “Snow White” e “Romeo and Juliet”, Preljocaj torna al balletto narrativo con una scrittura che unisce rigore e libertà, corpo e pensiero. E per chi ha già acquistato il biglietto dello spettacolo, l’attesa si potrà vivere in modo ancora più piacevole con “Aspettando lo spettacolo”, l’aperitivo delle 19.30 al Caffè del Grifone, all’interno del teatro. Il fascino della serata sarà un racconto di luce e oscurità, danza e musica, metamorfosi interiori e collettive. Un lago forse come uno specchio, in cui, grazie all’arte, possiamo e dobbiamo continuare a interrogarci.

sagramalatestiana@comune.rimini.it

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