Teatro del Drago: pronti a ripartire da Gambettola

Da un decennio burattini e figure sono elementi identitari del teatro di Gambettola. Dopo gli anni diretti da Stefano Giunchi e Adm (cooperativa Arrivano dal Mare), dal novembre 2015 è il Teatro del Drago di Ravenna, erede dell’antica famiglia d’arte Monticelli, alla conduzione artistica. Roberta Colombo coordina il cartellone della bomboniera liberty inaugurata nel 1913, circa 120 posti a sedere, un piccolo palco, ma oggi anche luogo eclettico e funzionale per lo spettacolo, dopo il restauro di oltre un decennio fa. Nelle ultime stagioni l’offerta plurima del teatro ha spaziato nel teatro d’attore, nella musica jazz, d’autore e popolare, nella danza contemporanea, ha ospitato artisti in residenza, anteprime e spettacoli di giro. Le stagioni 2019- 2020 e 2020-21, in collaborazione con Ater, sono state centrali per la direzione del Drago la cui convenzione scadrà in giugno; l’era Covid le ha compromesse ma sia la coordinatrice Roberta Colombo, sia l’assessora alla cultura Serena Zavalloni confidano di poter recuperare alcuni spettacoli in primavera ed estate.
«Siamo al terzo rifacimento del cartellone – ammette Colombo –, dopo quello del 14 novembre, il successivo del 20 gennaio, e adesso il terzo pensato da aprile in avanti, e speriamo sia quello buono! Intendiamo recuperare alcuni protagonisti della stagione e continuare in estate all’aperto».
Fra i personaggi in stand-by del cartellone si ricordano il narratore Roberto Anglisani, l’attrice Lucilla Giagnoni, l’attrice Anna Meacci, la cantattrice e musicista Paola Sabbatani con il nuovo disco (in forse per il 25 aprile), la cantautrice Francesca Romana Perrotta pure lei con il nuovo album (in forse per l’8 maggio), e ancora la narratrice Daria Paoletta con “Amore e psiche” da Apuleio, l’eclettico Mario Mariani pianista pesarese, compositore anche per il cinema nell’omaggio “The Fellini variations”.
Nell’ambito del progetto romagnolo di nuova danza “E’ bal”, ci sarebbe l’esibizione della danzatrice contemporanea Valentina Dal Mas.
Tanta carne al fuoco, ma nell’attesa uno spettacolo on line per le scuole. È “Via da lì” di Pandemonium Teatro, andato in scena il 27, Giorno della memoria, mentre cinque classi della scuola media lo hanno seguito tramite Lim (lavagna interattiva). Racconta l’appassionante storia del pugile tedesco Rukeli (1907- 1944), campione di boxe dei mediomassimi, scartato dalle Olimpiadi del 1928 perché sinti, cioè “zingaro”, finì i suoi giorni in un campo di concentramento. La sua diversità lo rese un innovatore: fu il primo pugile professionista a introdurre “il gioco di gambe”. La messa in scena a distanza è solo l’ultima di una serie di spettacoli in diretta on line, comprensivi di laboratori, che il Teatro del Drago sta proponendo nelle rassegne domenicali.
«Chi l’avrebbe mai pensato — aggiunge Roberta – che una compagnia come la nostra, artigianale, sempre tesa a difendere l’esclusività del teatro dal vivo contro qualsiasi forma di schermo, trovasse nuove occasioni dallo streaming. Invece stiamo imparando a fare regie televisive. Ciò che resta per noi imprescindibile è l’interazione coi ragazzi, ci stiamo riuscendo sulla piattaforma Zoom. I ragazzi rispondono alle nostre sollecitazioni in diretta, ci fanno domande, sono attivi, insegnanti e famiglie sono contente. Ci riusciamo coinvolgendo piccoli numeri di spettatori per volta».
Quale lezione dunque, arriva dall’anno del Covid? «Questo tempo difficile ci ha insegnato che per mantenere il rapporto col pubblico dobbiamo scendere a compromessi con la tecnologia, che però ci sta insegnando più di quanto pensavamo. Vediamolo come un periodo di formazione, di sperimentazione. In ogni caso, dal 5 marzo, siamo pronti per ripartire anche in teatro!».

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