Santarcangelo festival: “Jumpcore” per Paweł Sakowicz

È per stasera alle 22.30 in piazza Ganganelli (repliche sabato 16 alle 21 e domenica 17 alle 19) l’atteso appuntamento con il coreografo polacco Paweł Sakowicz, autore e interprete di Jumpcore. Il lavoro, su cui Sakowicz iniziò a lavorare nel 2017, è ispirato alla storia del leggendario artista di danza newyorkese Fred Herko, e in particolare alla sua tragica morte. Il 27 ottobre 1964, Herko salì nell’appartamento del suo amico Johnny Dodd e dopo un bagno caldo iniziò a ballare nudo in salotto, sulle note della “Messa dell’incoronazione” di Mozart. Di tanto in tanto si avvicinava alla finestra aperta, volteggiando rapidamente altrove. Poi, all’apice dell’opera, saltò nel vuoto. Nessuno sa se avesse premeditato di concludere questa intima performance con un suicidio. Si dice che i ballerini credano di poter volare. In effetti, sospesi nell’istante di un salto, lo fanno. E Jumpcore è un vero e proprio “catalogo” di salti: ogni movimento che Paweł Sakowicz compie parte da una riflessione su questa particolare azione. Guidato dall’ispirazione romantica del salto nel vuoto di Herko e dall’idea che non tutti i salti debbano necessariamente concludersi con un atterraggio, Sakowicz esegue diversi tipi di balzo con precisione da manuale. In short, sneaker e vestaglia, declina l’azione del salto attraverso la storia della danza, percorrendo ogni genere: rave, folk, balletto classico, da sala. Mantenendo alta la tensione emotiva e intellettiva del pubblico, sfida la gravità con un movimento continuo, ripetuto e inesauribile. Coreografo e danzatore, Sakowicz nei suoi lavori combina ispirazioni intellettuali basate sul mondo dei libri e sulla storia della danza – con una pratica scenica e un senso dell’umorismo veramente sportivi – e una riflessione legata all’appropriazione culturale nella coreografia. Ha studiato all’Istituto di Scienze politiche dell’Università di Varsavia e alla London contemporary dance school. È autore di “Bernhard” (ispirato dal linguaggio di Thomas Bernhard), “Total”, “Thriller” (in collaborazione con Anna Smolar) e “Massacre”, e ha presentato i suoi spettacoli, tra l’altro, durante le tre edizioni della Polish dance platform, due edizioni della Divine Comedy, La Biennale de danse du Val-de-Marne, allo Skirball di New York e al CAC di New Orleans. Le sue collaborazioni con registi teatrali e cinematografici gli sono valse una nomination al premio “Paszport Polityki” 2016.
La coreografia Jumpcore è entrata a far parte della collezione permanente della Zachęta National Gallery of Art, prima volta in assoluto per un’opera di danza polacca. Nel 2021, in collaborazione con Anka Herbut e Justyna Stasiowska, Paweł ha lavorato a Vortex, un’installazione sonora quadrifonica che tratta l’approccio non lineare alla storia della danza. L’ingresso è gratuito ma occorre ritirare i biglietti (dalle ore 10 in poi) in piazza Ganganelli.

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