“Poco dopo mezzanotte”, il nuovo album dell’artista ravennate Moder, è disponibile da oggi, venerdì 24 ottobre 2025, su tutte le piattaforme digitali.
Il disco esce per GloryHole Records e Cisim-LODC con distribuzione Believe ed è composto da 16 brani che ospitano artisti come Willie Peyote, Jack The Smoker, Claver Gold, Tormento, Dutch Nazari, Frank Siciliano, Adriana, Ugo Crepa, Arianna Pasini e Ilaria Tampieri.
I producer e i musicisti coinvolti per la realizzazione delle musiche del disco, invece, sono Duna (che ha curato la direzione artistica insieme a Moder), SuperApe, KD-ONE, Tony Lattuga, Maclam, Gourmet Beats, Sinapsy, il tastierista Nicola Peruch e il polistrumentista Opez.
Anche grazie alla presenza di artisti appartenenti a molte generazioni diverse, musicalmente i brani coprono un’ampia gamma, vanno dal rap classico a sonorità che richiamano la trap contemporanea, ma trovano il loro filo conduttore nella scrittura e nell’interpretazione di Moder, sempre piene di passione ed emozioni.
L’artista ravennate racconta così “Poco dopo mezzanotte”: “Questo disco è molto cinematografico, nel senso che, per quanto sia molto vario musicalmente, dal primo giorno in cui ho iniziato a lavorarci mi è stata subito molto chiara la ‘sceneggiatura’. Inoltre mi sono ispirato al film del 2016 ‘Sette minuti dopo la mezzanotte’ diretto dallo spagnolo Juan Antonio Bayona, una sorta di favola per adulti con protagonista un bambino che deve affrontare la morte della madre, una prova terribile che lo porta a chiamare a sé un mostro per riuscire a dare un senso a tutto quel dolore: il mostro gli racconterà 3 storie e pretenderà una quarta storia in cambio, la sua verità. La scrittura è stata il mio mostro, l’ho chiamata ogni volta che non ce la facevo più e ogni notte mi ha raccontato una storia. Ho racchiuso queste storie nei miei 3 dischi, provando a cercare la mia verità”.
“Poco dopo mezzanotte”, infatti, mette la parola fine a un’ideale trilogia iniziata nel 2016 con “8 Dicembre”, proseguita nel 2020 con “Ci sentiamo poi” e che ora segna il raggiungimento della maturità musicale di Moder. Pur mantenendo il suo stile, infatti, il rapper, rispetto ai dischi precedenti, dimostra di avere uno sguardo più consapevole, maturo, distaccato e ampio sia sul proprio vissuto sia sull’attualità sociale e, nello specifico, di quella italiana, affrontata nei versi di più canzoni.