Ravenna festival, il coro Cappella Marciana alla Rocca Brancaleone

“Ravenna festival” è oramai entrato nel vivo della programmazione e oggi propone un doppio appuntamento: complice l’annunciato maltempo che ha convinto gli organizzatori a spostare il concerto che era previsto per domenica e che invece si terrà questa sera, lunedì 7 giugno, sempre sul palcoscenico della Rocca Brancaleone (alle 21.30). Protagonista la Cappella Marciana, ovvero il coro patriarcale della basilica veneziana di San Marco ma anche uno dei cori più antichi al mondo - la sua formazione risale al XIV secolo. In questo modo l’antica fortezza costruita un secolo dopo proprio dai Veneziani ospiterà un pezzetto dell’arte della città lagunare: musicale e visiva al tempo stesso. Perché il programma che il prestigioso coro diretto da Marco Gemmani, che ne è alla guida da oltre vent’anni, propone consiste in un florilegio di composizioni polifoniche di scuola veneziana ispirato a quel capolavoro assoluto dell’arte orafa che è la Pala d’oro, un vero e proprio tesoro di zaffiri, smeraldi, perle, rubini, topazi, arrivati a Venezia come bottino della Crociata del 1204 e conservati incastonati in quella forma proprio nella Basilica marciana. Si tratta della più importante concentrazione di pietre preziose orientali nel mondo, ma include anche una serie di formelle d’oro attorno alle quali si sviluppa l’itinerario musicale che include musiche di Claudio Merulo, Ludovico Balbi, Baldassarre Donato, Andrea Gabrieli, Giulio Belli, Claudio Monteverdi, Giovanni Gabrieli, Giovanni Croce, GioseffoZarlino, Giovanni Bassano. E mentre alle voci si uniranno Andrea Inghisciano al cornetto, Nicola Lamon all’organo ed Ermes Giussani, Mauro Morini e Fabio Costa ai tromboni, durante l’esecuzione saranno proiettate le immagini delle formelle della Pala, con scene del Vecchio Testamento e delle vite di Cristo e San Marco, ognuna in relazione ai brani proposti.
Ma tornando al doppio appuntamento, nel tardo pomeriggio, sarà la volta del primo dei Vespri Danteschi che punteggiano il cartellone: ben sette concerti, tutti al costo di un solo euro, tutti alle 19,30, e tutti nella Basilica di San Francesco – non a caso proprio la “chiesa di Dante”, quella dove sette secoli fa furono celebrati i suoi funerali. Per questo primo Vespro, intitolato “Dante e i trovatori”, protagonisti sono due musicisti dediti da tempo al repertorio antico, Enea Sorini e Peppe Frana: l’uno al salterio e alle percussioni, nonché al canto, l’altro con oud e quinterna. Insieme seguiranno il fil rouge che unisce il Poeta alla tradizione trobadorica provenzale, attingendo quindi dal repertorio dell’amore cortese, lo stesso di fronte al quale Dante, diviso tra giudizio estetico e giudizio morale, decise di immaginare il proprio incontro con Arnaut Daniel nella settima cornice del Purgatorio. Un incontro che, insieme ai riferimenti ad altri trovatori nel Convivio e nel De vulgarieloquentia, testimonia la conoscenza e l’ammirazione del Poeta per quella letteratura, naturalmente musicale.
Info: 0544 249244

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