Raffaella Battistini è "Tosca" a Cesenatico

CESENATICO. È una delle grandi eroine melodrammatiche Floria Tosca, “disegnata” musicalmente da Giacomo Puccini per l’opera omonima che, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, debuttò al teatro Costanzi di Roma nel 1900. Stasera alle 21, nel teatro all’aperto di largo Cappuccini a Cesenatico, “Tosca” affronta un altro debutto importante; la prima volta dell’opera lirica integrale nel borgo marinaro accolta dalla municipalità della “città dei musicisti” che prova ad aprirsi anche al belcanto orgoglio del made in Italy.
L’associazione La Pomme porta sul palco dell’arena estiva l’edizione che ha debuttato a fine 2018 nel tempio lirico del Bonci di Cesena. Ne sono protagonisti Raffaella Battistini-Tosca, Gianni Leccese-Cavaradossi, Francesco Ellero D’Artegna Scarpia, oltre a Luca Gallo, Antonio Marani, Stefano Consolini e Grazia Prezioso nel ruolo del Pastorello. A eseguire la partitura è la collaudata Orchestra “Città di Ferrara” diretta con passione dal maestro Lorenzo Bizzarri pronto con il suo organico a ridare vigore ad arie melodiche celebri, da “Recondita armonia”, al coro del “Te Deum”, a “Vissi d’arte, vissi d’amore”, fino a “E lucevan le stelle”. Accompagnano i cori “San Rocco” di Bologna e “Maria Callas” di Cesena, la regia è di Giammaria Romagnoli.
«Per questa prima volta a Cesenatico abbiamo scelto un’opera che tutti conoscono, almeno come titolo – fa sapere il soprano Raffaella Battistini promotrice dell’evento -. Siamo convinti che, in una città di musicisti come Cesenatico, anche la nostra grande opera di tradizione famosa nel mondo debba trovare spazio, e diventare un appuntamento fisso. Oltretutto a Cesenatico può incontrare un pubblico variegato, cittadini ma anche turisti e di appassionati».
Parte della critica ha individuato in Tosca, quando interpreta la struggente “Vissi d’arte, vissi d’amore”, la creatura che per interessi e sensibilità più si avvicina a Puccini. Il compositore lucchese è specialista di ritratti femminili belli e complessi come è Tosca, cantante famosa passionale, pronta a tutto pure di difendere il suo amore, il pittore Mario Cavaradossi, contro il potente barone Scarpia capo della polizia; questi porterà alla morte Cavaradossi non prima di aver ricattato e ingannato Tosca pretendendo di averla; ma lei, dopo aver finto di accettare, lo ucciderà.
Un’opera di passione e morte secondo tradizione di tanto melodramma, con uno sfondo storico preciso. È la città di Roma all’indomani della caduta della Repubblica Romana, il 14 giugno 1800, giorno della battaglia di Marengo vinta dai francesi. L’esercito papalino dà la caccia ai rivoluzionari repubblicani fra cui Angelotti amico di Cavaradossi fuggito dalla prigione di Castel Sant’Angelo. Proprio da quel castello la Tosca di Puccini compirà, lanciandosi nel vuoto, il suo tragico destino, facendone la location più famosa del melodramma italiano.
Biglietteria dalle 19.30. Euro 50-37.
Info: 335 5871066

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