Nevio Casadio racconta Tonino Guerra al “Giardino della poesia” di San Mauro

SAN MAURO PASCOLI
“Il giardino della poesia” di Casa Pascoli ritorna alle sue perle poetiche made in Romagna; venerdì 25 alle 21.15 Nevio Casadio, giornalista e regista, frequentatore assiduo di Tonino Guerra, racconta “In principio era Tonino Guerra” a significare l’importanza del poeta di Santarcangelo e Pennabilli nella cultura e nell’arte, specialmente nel cinema e nella poesia. E poi come persona, avendo lavorato con lui e sviluppato progetti insieme. Stare accanto a Tonino Guerra (1920-2012) con possibilità di sviluppare progetti insieme, ha permesso a Casadio di conoscere a fondo l’eclettico artista, figura poliedrica di poeta, sceneggiatore, scrittore, suggeritore di idee, la cui fama è legata tanto alla collaborazione con maestri del cinema, in primis con Federico Fellini, ma pure con Michelangelo Antonioni, Andrei Tarkovskij, Theo Angelopoulos, Wim Wenders. Tonino Guerra ha sollecitato, del dialetto romagnolo, anche quella vena di malinconia distintiva della poesia della sua terra. «Tonino ha raccontato la bellezza dello stupore e la meraviglia di un filo d’erba – ha dichiarato Casadio –, è un ricordo di lui che mi accompagna ogni volta che ripenso a Tonino». Considerato “cacciatore” di storie poetiche, il protagonista racconta di questo speciale rapporto con il poeta e sceneggiatore; per Nevio Casadio Tonino è stato anche fonte di ispirazione del recente romanzo “Le stanze dei giardini segreti” (Vallecchi, Firenze) con prefazione di Carlo Verdelli. È un romanzo on the road in cui l’autore permea i ricordi con riflessioni profonde del vivere umano. La provincia romagnola viene catapultata a Parigi, in Russia, sconfina in Honduras, per poi ritornare al vecchio mulino sul Torbello o al postribolo dell’Orsolina. Il filo rosso che unisce la narrazione per Casadio è racchiuso nella frase felliniana «l’unico vero realista è il visionario». Ingresso libero. Info: 376 1221531.