Lino Guanciale a Ravenna con Marco Morandi e Alessandro Vanoli

RAVENNA. Ascoltare di Mediterraneo e dei suoi porti in un luogo recuperato nella bellezza, in compagnia dell’attore più social del momento, della chitarra di un figlio d’arte da scoprire, delle parole di uno storico che orienta nelle verità. Questo è “Le parole e il mare” reading teatral-musicale in scena lunedì 24 giugno alle 21, al Museo Classis; è il primo evento del “Ravenna festival” nel nuovo spazio del Museo del territorio, luogo che inaugura pure l’impianto di illuminazione permanente. Il reading racconta una storia lunga e complessa di mare e di porti, porgendo passato e presente in armonico “solo” sotto le stelle. Ne è protagonista un trio assortito con la voce recitante e la regia di Lino Guanciale, star nostrana del momento, con il testo dello storico bolognese Alessandro Vanoli autore e saggista dedito alla divulgazione, con la chitarra di Marco Morandi erede del Gianni nazionale. «Occorre ripensare al mestiere dello storico, dice Vanoli. Per me significa unire racconto storico, seria divulgazione, emozione». Il Museo Classis è «cattedrale del racconto di Ravenna e del suo mare, verso i porti di Atene, Tunisi, Palermo, fra personaggi storici e vita quotidiana».
Lino Guanciale dai mille impegni, in questi giorni sul set di Taranto, quindi a Napoli, dove da corpo e voce al “Commissario Ricciardi” della fiction Rai, sacrifica il suo personale “otium” ma non rinuncia al teatro. Su “Le parole e il mare” commenta: «Abbiamo cercato un modo per riflettere su quanto le culture che si affacciano su questo mare siano vicine oltre che differenti. Posto l’accento su quanto siamo contaminati linguisticamente gli uni dagli altri, evidenziato perciò l’insensatezza di tante barriere». Sono andati a ruba i biglietti per lo spettacolo (e per vedere Lino Guanciale); il festival ravennate ha così aggiunto venerdì 100 nuovi posti per i fan. Euro 15.
Claudia Rocchi

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