Le Sea Watch "sbarca" al festival di Santarcangelo

SANTARCANGELO. Anteprima dedicata alla città quella di stasera per la 49ª edizione del “Santarcangelo festival” che inaugura domani per concludersi il 14 luglio. Serata che rende omaggio all’impegno annuale di una comunità in questo territorio che il teatro lo vive tutto l’anno. Protagonisti adolescenti e giovani chiamati a interpretare i due spettacoli che saranno presentati allo Sferisterio a partire dalle 21,15. Apertura con “Don Chisciotte” con oltre 40 ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 13 anni alla ricerca di un misterioso cavaliere che lotta per il bene contro il male: qualcuno dice di averlo visto, ma nessuno è mai riuscito a parlarci. Il cavaliere errante è il Don Chisciotte di Cervantes, testo su cui hanno lavorato i ragazzi della Non-scuola / Teatro delle Albe che lavorano a Santarcangelo durante l’intero corso dell’anno scolastico per poi produrre uno spettacolo che viene presentato durante il festival. Come ha spiegato Damiano, uno dei docenti della scuola media che segue i laboratori, ancora una volta si è proceduto a una sorta di «maciullamento dei classici e in questo caso è toccato al testo di Cervantes a cui i ragazzi hanno infuso freschezza e novità». Seguendo l’esperienza più che ventennale delle Albe, qui da 10 anni, «li invitiamo a vivere il teatro come un gioco e questo diventa presto un pozzo di esperienze che poi si trasformano in opportunità per crescere come persone e come comunità». Alle 23 a salire sul palco saranno i giovani di “Let’s Revolution. Fino alla fine del mondo” guidati dal Teatro Patalò che da cinque anni conduce a Santarcangelo laboratori per ragazzi da novembre ad aprile. Una trentina quelli coinvolti quest’anno e in scena saranno 18 per via degli impegni scolastici: 45 minuti in cui vengono montati i materiali prodotti durante l’anno che pescano, come ha spiegato Isadora della compagnia Patalò, in più testi. «Una finestra sul lavoro che i ragazzi di Santarcangelo portano avanti insieme a noi durante tutto l’anno avanzando determinati in un viaggio tra artisti, perché ognuno di loro ha una vocazione, affrontando certe tematiche tra cui l’ambiente». Nel tardo pomeriggio, alle 19.30, in collaborazione con il collettivo artistico Forensic Oceanography, alla sala Wenders del Supercinema, è fissato l’incontro “The crime of rescue. Quando il soccorso diventa un crimine”, sulle vicende giudiziarie della nave Sea Watch, a cui prendono parte Haidi Sadik, portavoce e membro dell’equipaggio di Sea Watch, Francesca Cancellaro / Studio Gamberini, legale di Sea Watch e Iuventa, Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale, Tommaso Gandini, membro dell’equipaggio di Iuventa, Alice Vignodelli, attivista di Mediterranea e Lorenzo Pezzani, cofondatore di Forensic Oceanography.
Rita Giannini

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui