Il Pazzini di Verucchio riparte da comici, prosa e musica

Il teatro Pazzini di Verucchio riparte da dove aveva dovuto interrompersi e sotto la direzione artistica della compagnia Fratelli di Taglia riaprirà il proprio sipario per altre quattro serate che sanciranno la fine della stagione teatrale 2019/2020. Comicità, musica e prosa si alterneranno in scena a rimarcare l’eterogeneità di un cartellone che mira a raggiungere più pubblico possibile per animare la platea del Pazzini con sfumature diverse. Il primo spettacolo è in programma per sabato 7 novembre con Maria Pia Timo in “Doppio brodo show. Il manuale della donna imperfetta”, scritto dalla stessa attrice insieme a Roberto Pozzi con la consulenza musicale di Anna Galletti. Tutto nasce da una malinconia per l’epica figura dell’Azdora romagnola. Maria Pia Timo si diverte a contrapporla alle attuali figure delle odierne mogli-madri-lavoratrici. Un viaggio antropologico tra il vecchio e il nuovo mondo romagnolo. A metà tra reading, lezioni culinarie e monologo comico, sul palco (dove vengono prodotti sul tagliere, in diretta, strozzapreti e maltagliati) prende vita uno spettacolo, con sottofondi musicali di “casa nostra”, che è come un pentolone di brodo, con tanti ingredienti diversi.

Si prosegue sabato 21 novembre con “Chi me lo ha fatto fare” di e con Marco Marzocca che in scena racconta gli inizi della sua carriera, i suoi personaggi, ma anche esperienze di vita, anch’essa comica, perché comico è il minimo comune denominatore di tutta la sua esistenza.

Il terzo appuntamento 5 novembre con il Teatro del Simposio in “Sogno americano” tratto dalle opere di Raymond Caver, con Mauro Negri, Ettore Distasio e Ilaria Machino diretti Francesco Leschiera. È il racconto di una società in bilico, sull’orlo del burrone, caratterizzata da luci e ombre fortissime: ricchezza e povertà, amore e odio, alcol e sobrietà, fantasmi della notte e angeli del giorno. Un uomo e una donna chiusi in un appartamento fanno i conti con se stessi mentre fuori strombazza l’America degli anni Sessanta e qualcuno, disperato, invoca giustizia.

Infine, chiuderà la stagione, sabato 19 dicembre, il concerto “Filippo canta Ivan” con Filippo Graziani in versione acustic. Un viaggio nelle canzoni e nel mondo di Ivan Graziani visto dagli occhi del figlio Filippo. Nato e cresciuto in un ambiente pieno di musica, suoni, canzoni e di artisti, a distanza di anni dalla morte del padre inizia con impegno a mettere le mani sulla chitarra e percepisce subito la sua grande affinità con lo strumento.

Inizio spettacoli alle 21.15.

Info e prenotazioni: 320 5769769

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui