Forlì ha accolto la XXI edizione di Ipercorpo, esplorando la creatività artistica nazionale e internazionale

È stato un lungo weekend all’insegna del dialogo tra le arti quello che la XXI edizione del festival Ipercorpo ha proposto ai suoi spettatori. Dal 17 al 21 settembre, 5 giorni di programmazione intensa, originale e attenta a diverse tipologie di pubblico hanno visto succedersi negli spazi dell’EXATR: oltre 800 biglietti venduti, oltre mille presenze, 32 artisti in arrivo da tutta Italia ma anche da Francia e Regno Unito, 11 video di danza e un’esperienza in VR, 6 progetti speciali creati per Ipercorpo 2025, 8 prime nazionali, 1 incontro dedicato a Bill Viola, 1 pranzo conviviale, 1 pratica per il risveglio, 1 torneo di carte speciali.
Nella sezione Teatro e Danza il corpo è tornato protagonista con progetti che esplorano il movimento nelle sue più alte forme, dal vivo e in video proponendo: le cinque prime nazionali del progetto PEZZI di Paola Bianchi (di cui una coprodotta da Città di Ebla), la prima nazionale AUDIOWALK Forlì, itinerario sonoro in cuffia, la danza di gruppo nanou e OvO e di Compagnia Abbondanza/Bertoni, il contorsionismo di Alice Rende, le acrobazie di Joli Vyan, la videodanza e l’originale torneo di marafone con Le Carte del Popolo.
La sezione Musica ha condotto verso un’esperienza immersiva che ha celebrato la creatività con progetti creati per Ipercorpo, proponendo gli ascolti di Risonanza Nostalgica, i ritratti musicati dalla batteria di Alessandro Vagnoni e Sinfonico Spontaneo 2025, concerto in sostanziale improvvisazione di strumenti acustici e di timbro, che ha incantato gli spettatori.
La sezione Arte si è sviluppata per gradi, sera dopo sera, contribuendo a ridefinire e riconfigurare l’immagine dell’architettura e degli spazi di EXATR. Ogni serata è stata un momento singolare, caratterizzato dal “qui e ora” dell’incontro con l’opera. Sono stati ospitati: Giovanna Silva, Andrea Di Lorenzo, Jacopo Benassi e Michele Lombardelli, Patrick Tuttofuoco.
Ancora una volta Ipercorpo conferma la sua identità nel tracciare una relazione tra lo spazio e le persone, nel proporre spettacoli e progetti che creano un legame tra spettatori e artisti, nell’intercettare linguaggi trasversali e lasciare al pubblico il piacere di trovare connessioni e risonanze possibili.