"Felliniana" di Artemis Danza al Galli di Rimini

Spettacoli

Danzatori, trampolieri, equilibristi, insieme alla Gradisca, alla tabaccaia, ai personaggi più caratteristici dei film di Fellini. Un palcoscenico variopinto, dalle atmosfere oniriche, surreali, divertenti e poetiche. Felliniana della compagnia Artemis Danza – Monica Casadei torna a Rimini. Quasi un anno fa il debutto in “streaming” a causa della pandemia. Questa sera, al teatro Galli, invece ballerini e personaggi circensi rievocheranno dal vivo la magia del maestro del cinema. Dalle atmosfere in bianco e nero di 8½, da quelle sfavillanti de La dolce vita, a quelle fiabesche de I clowns sulle note delle musiche inconfondibili di Nino Rota.
«È un nuovo spettacolo rispetto a quello in streaming – sottolinea Monica Casadei, coreografa e fondatrice di Artemis Danza, compagnia tra le più significative del panorama nazionale e internazionale –. Siamo strafelici di ritornare a Rimini, è partito tutto da questo teatro. Abbiamo trasformato l’esperienza dello streaming in opportunità. Abbiamo registrato dal fondo del teatro e le immagini sono diventate un nuovo fondale».
Avvolti da abbracci felliniani in scena, con i danzatori, anche gli attori della Filodrammatica Lele Marini di Santarcangelo.
Quali suggestioni vedrà il pubblico?
«La prima parte dello spettacolo è più filosofica, intima, esistenziale. La scena tutta in bianco e nero. L’atmosfera è quella romana dei paparazzi, di Anita Ekberg, dei vitelloni, delle notti e dei flash delle celebrità. Sono state inserite, inoltre, frasi significative estrapolate dai film. La seconda parte è dedicata invece al tema del circo, con i giocolieri, i trampolieri. Una passerella di personaggi che ricorderà la celebre scena finale di 8½, tra le più belle di tutti i tempi, e che lascerà il posto successivamente ai colori dei clown».
Ritmo veloce, ora lirico ora più pirotecnico. Drammaturgia precisa e rievocazioni di momenti indimenticabili, come la leggerezza bucolica di Sandra Milo sull’altalena in Giulietta degli spiriti o quella più smargiassa di Alberto Sordi ne Lo sceicco bianco.
Qual è il suo rapporto con il cinema del maestro?
«Lo amo da sempre, infatti c’è tanto anche di autobiografico in Felliniana. Quando ero piccola e abitavo a Ferrara avevo come vicino di casa il nipote di Giulietta Masina e ricordo di essere andata a vedere il circo proprio con Giulietta, che ci raccontava dei film che stava facendo. Un racconto che aveva il sapore delle favole. Sono cresciuta perciò con questo immaginario. Inoltre mio papà è romagnolo e la Romagna è un territorio che conosco molto bene».
Come avete affrontato le difficoltà dovute al lockdown?
«Questo spettacolo ha attraversato tanti up and down. Una gestazione molto lunga, ricca e nutrita, che ha dato vita però anche a un film. Abbiamo registrato coreografie al borgo San Giuliano, nel giardino del Grand Hotel, all’interno del cinema Fulgor, alla palata. Un’immersione totale da cui è nato un forte senso di appartenenza».
Fellini ci sarà anche nel futuro di Artemis?
«Certamente sì. Prima della pandemia questo spettacolo era atteso in ventuno Paesi del mondo. La tournée sta riprendendo e avrà per questo una lunga vita. Mi piacerebbe inoltre realizzare un nuovo spettacolo sul Fellini esoterico».
Felliniana è il primo dei sei appuntamenti contenuti nel nuovo abbonamento dedicato alla danza del teatro Galli che porterà sul palco riminese alcune delle compagnie italiane più importanti.
Inizio alle 21.
Info: 0541 793811
www.teatrogalli.it

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