Voglio vederti danzare, in uscità venerdì 12 dicembe, è il nuovo singolo di Federico Mecozzi, compositore e polistrumentista riminese considerato tra i talenti più brillanti e versatili della scena strumentale italiana che dal 2009 affianca stabilmente Ludovico Einaudi nei più prestigiosi teatri e arene del mondo. L’uscita del singolo sarà accompagnata dal videoclip ufficiale diretto da Francesco Gardini e interpretato dal celebre ballerino e coreografo Kledi Kadiu (che da anni ormai vive a Rimini).
Voglio vederti danzare è uno dei brani più iconici di Franco Battiato, pubblicato nel 1982 nell’album “L’arca di Noè”. Il testo e la musica uniscono la dimensione rituale della danza alle suggestioni culturali del Mediterraneo e dell’Europa orientale, in un equilibrio tra minimalismo, elettronica e sensibilità pop che ha reso il brano un classico della musica italiana. Nella reinterpretazione di Mecozzi, con la produzione artistica di Cristian Bonato, la traccia diventa un omaggio rispettoso ma al tempo stesso personale: una lettura che filtra la poetica di Battiato attraverso l’estetica del suo violino, l’uso evocativo delle dinamiche e una tessitura sonora che apre nuovi spazi espressivi.
Il singolo è il primo estratto da Traiettorie impercettibili, il prossimo disco di Federico Mecozzi in uscita in primavera, dedicato a Franco Battiato e apprezzato dalla Fondazione Battiato. Il singolo apre idealmente la strada a un percorso sonoro e artistico che rende omaggio a una delle figure più luminose della musica italiana, reinterpretandone lo spirito attraverso la sensibilità contemporanea di Mecozzi.
«Si tratta di un brano al quale sono particolarmente affezionato da un punto di vista prima di tutto musicale, per il grande potere ipnotico che ha la linea strumentale divenuta non a caso una sorta di tormentone, anche in versioni successive ancora più ballabili. Anche il testo però ha sempre esercitato un fascino esotico ed esoterico, nello stile inconfondibile, consueto ma imprevedibile di Battiato, nel suo evocare così potentemente la danza come forma mistica di connessione, nelle sue svariate forme. A questo proposito ringrazio di cuore Kledi per la sua generosità, oltre che per il suo talento, per aver infuso altra grande bellezza a questo progetto. Penso che la danza sia una sublimazione sensoriale della musica stessa» racconta Federico Mecozzi.
«Partecipare a questo progetto artistico di Federico Mecozzi è stato per me un vero piacere. Federico è un artista straordinario, oltre che una persona di grande umanità e, fin dal nostro primo incontro, si è creata una sintonia naturale. Condividiamo Rimini come casa e questo legame con il territorio ha reso ancora più spontaneo il desiderio di collaborare. Quando mi ha fatto ascoltare il brano, ne sono rimasto subito affascinato, l’ho trovato intenso, elegante, perfetto per dare forma a una coreografia che potesse incontrare la sua musica. È stata un’esperienza preziosa, che mi auguro possa essere solo l’inizio di un percorso comune, con nuovi progetti in cui danza e musica continuino a intrecciarsi, magari immersi nello splendido paesaggio della nostra Romagna» - Kledi Kadiu.
Federico Mecozzi è diplomato al Conservatorio Lettimi di Rimini e si forma anche come direttore d’orchestra e arrangiatore. Parallelamente ha collaborato con artisti quali Pacifico, Angelo Branduardi, Morgan, Enrico Nigiotti, Blonde Redhead, Remo Anzovino, Filippo Graziani, Andrea Mingardi, I Ministri. È stato inoltre il più giovane direttore d’orchestra del Festival di Sanremo nelle edizioni 2019 (per Enrico Nigiotti) e 2021 (per i Dellai). Dopo l’esordio solista con “Awakening” (2019, Warner Music Italy) e il successivo “Inwards” (2022), presentato nei teatri italiani, Mecozzi torna con un nuovo progetto discografico che rappresenta un passaggio profondamente simbolico della sua carriera.