Con "MDLSX" i Motus vincono il "Premio Anima" di Unindustria
RIMINI. Nuovo e prestigioso riconoscimento per la compagnia riminese Motus che con lo spettacolo MDLSX vince il "Premio Anima" 2020 di Unindustria. Lunedì sera alla Terrazza Caffarelli in Campidoglio a Roma si è svolta la cerimonia del Premio ideato dall’omonima associazione per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria. L’evento, giunto quest’anno alla XIX edizione, ha visto dunque la premiazione per la sezione teatro, di Silvia Calderoni con lo spettacolo MDLSX, diretto da Daniela Niccolò ed Enrico Casagrande della compagnia Motus, con la seguente motivazione: "Un riconoscimento ad una performance che, attraverso un assolo di parole e corpo, ha il merito di affrontare un discorso tanto attuale quanto ancora tabù: quello sul corpo, sull’identità di genere, e sulle gabbie concettuali dentro le quali tendiamo a categorizzare le persone".
Sin dal suo debutto nel 2015 al Festival di Santarcangelo lo spettacolo MDLSX ha girato il mondo, con una quantità di repliche assolutamente insolita e premi e riconoscimenti ad ogni latitudine. La performance è, soprattutto, una confessione liberatoria, dove la realtà si mescola alla finzione, intrecciando spunti letterari, frammenti di manifesti queer, studi di genere e soprattutto il corpo androgino di Silvia Calderoni, per costruire un ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria.
Così commenta Daniela Niccolò l’assegnazione del premio: "Siamo contenti/e del riconoscimento non tanto per il premio in sé ma per il fatto che in un contesto così ufficiale si riconosca il tema dell’identità di genere come un’urgenza politica, come una questione su cui è necessario riflettere pubblicamente e confrontarsi, ancor più in questo periodo in cui gli episodi di violenza omofoba e intolleranza etnica stanno tristemente aumentando nel nostro paese, effetto anche del clima di paura generato dalla propaganda sovranista”.