Blues, premio De Vido ai romagnoli Marco Vignazia e Sara Piolanti
Arrivano grandi soddisfazioni per il mondo del blues romagnolo, che festeggia il premio Bortolo De Vido, assegnato al progetto musicale “Prison Songbook”, del chitarrista Marco Vignazia, in collaborazione con la cantautrice folk-rock Sara Piolanti, entrambi forlivesi. Marco ha all’attivo tantissime collaborazioni, tra gli altri con Arthur Miles, Angelo “Leadbelly” Rossi e Vince Vallicelli, oltre che numerose partecipazioni a eventi e festival in tutta Italia con varie formazioni. Sara Piolanti ha alle spalle anni di formazione blues, ha lavorato anche lei con Vallicelli e vanta diversi successi, tra cui il più importante è senza dubbio la vittoria del premio De André nel 2011. I due si sono di recente esibiti al Dolomiti Blues&Soul Festival, occasione in cui Prison Songbook è stato premiato. Il premio Bortolo De Vido viene assegnato ogni anno, dal 2011, all'artista che, pur mantenendo le proprie radici musicali ancorate al blues, riesce ad adattare la sua proposta musicale in modo moderno, sincero ed appassionato.
“Innanzitutto voglio ringraziare il direttore artistico del Festival, Antonio Palatini, che ha fortemente
voluto questo progetto nato a Forlì all’interno del calendario del Dolomiti Blues&Soul Festival” dichiara Marco Vignazia, che ci racconta di come è nato il progetto, del suo valore culturale e del suo insito intento di riscrivere i canoni della musica blues. “Prison Songbook va oltre la musica e diventa un racconto della storia dei diritti umani vista dalla prospettiva del blues carcerario, cioè dei detenuti dei carceri americani tra gli anni ‘30 e la fine degli anni ’50”. “Il tema dei diritti umani” prosegue Marco, “rientra particolarmente nello spirito dell’edizione del Festival di quest’anno, che vanta la partnership con Amnesty International, che appunto si impegna nella lotta contro le ingiustizie e si batte per i diritti umani nel mondo.” “Prison Songbook, che contiene testi che sono stati trascritti per la prima volta per questo progetto, è in grado di portare il blues al di fuori di quelli che sono i suoi ambiti consueti e lo pone all’interno di orbite culturali più valorizzanti, per noi è importante che i testi che proponiamo vengano ascoltati e capiti e non fungano da semplice intrattenimento, ambito a cui viene spesso legato il blues.” La scalata di Prison Songbook di certo non si ferma al conseguimento del premio, in programma un calendario ricco di eventi in continuo aggiornamento: “Il 9 settembre saremo al Blues a Balues di Bologna, l’11 settembre invece a Migliarino, ma l’evento più importante sarà quello di febbraio al Teatro Comunale di Pergine, una delle più importanti realtà musicali e culturali dell’area Valsugana, che si spera ci aprirà le porte di altri teatri italiani”.