Addio a Claudia Cardinale: “La donna angelo di Fellini”

La cineteca di Rimini in una nota ha reso omaggio a Claudia Cardinale. “Arrivò tra le quinte di Cinecittà con il passo leggero di chi non ha bisogno di imporsi. Claudia Cardinale aveva già girato film importanti, ma quel giorno, sul set di 8½, Fellini le chiese qualcosa di diverso: non una parte, ma una presenza. Un’idea. Doveva essere il sogno che salva, la donna che comprende, che non giudica. Qualcosa che si avvicina alla grazia.
È il 1962. Claudia entra nella vita felliniana con solo poche scene e diventa eterna: la donna-angelo, la figura impossibile da raggiungere, ma che ogni uomo spera di incontrare almeno una volta. E poi, c’è quella voce. Inconfondibile. Roca, profonda, sensuale. Una voce vera, per la prima volta non doppiata. Una voce che stride – in modo affascinante – con l’immagine eterea che incarna. E proprio in quei giorni, mentre Fellini girava 8½, Visconti era impegnato sul set de Il Gattopardo. Claudia Cardinale doveva dividersi tra i due mondi, tra due registi diversissimi, tra due visioni opposte della donna e del cinema. In uno era bionda, nell’altro mora. In uno era il sogno, nell’altro la storia. Era l’oggetto di un cortese ma accanito duello artistico, uno dei tanti tra i due giganti del nostro cinema.
Moderna lo fu anche sulla carta, quando comparve nel numero speciale di “Vogue France” curato da Fellini per il Natale del 1972. Una rivista costruita come un film, piena di invenzioni e amici: Giulietta Masina in copertina vestita da clown, Marcello Mastroianni trasformato in Mandrake, Nino Rota, Danilo Donati. E Claudia, ovunque.
E poi c’è Rimini, che Claudia ha attraversato più volte, in modi diversi. Nel 1961 è la giovane Aida di La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini: nella scena notturna davanti alla stazione, cammina da sola, abbandonata, con quella sua fragilità luminosa che riempie l’inquadratura.
Anni dopo, nel 2006 è alla Corte degli Agostiniani, ospite della Fondazione Fellini a introdurre 8½ e nel 2012, su invito del Comune, torna nella nostra città come ospite d’onore: tre giorni di cinema, musica e memoria duranti i quali presenta sempre alla corte degli Agostiniani Diventare italiano con la signora Enrica di Ali İlhan, è tra il pubblico del concerto di Ennio Morricone in piazzale Fellini e assiste, ancora all’arena, alla proiezione di C’era una volta il West di Sergio Leone, dove interpreta l’indimenticabile Jill McBain.
Il destino ha voluto che la sua unica apparizione nei film di Fellini fosse quella più simbolica. Non c’è un volto più perfetto per impersonare l’ideale, il desiderio che non si consuma mai. Claudia Cardinale è rimasta quella figura bianca che esce dalla luce, la ragazza della fonte. E chi ha avuto la fortuna di vederla a Rimini, dal vivo, tra il pubblico, con quello stesso sguardo che un tempo fece innamorare Guido, sa che quell’immagine non era un sogno”.
Era vera. E ci parla ancora”.