Stasera alle 21 al teatro Socjale di Piangipane va in scena lo spettacolo La tromba tratto da un testo di Nevio Spadoni, con Lorenzo Carpinelli e l’adattamento drammaturgico di Iacopo Gardelli. Il testo racconta un’estate degli anni Cinquanta. In un imprecisato paesino della campagna romagnola ci si prepara a far festa. La guerra è finita da poco, ed è grande la voglia di lasciarsi alle spalle i suoi orrori. Solo una persona pare incapace di dimenticare. Rimane chiusa in casa, osserva dalla finestra i festeggiamenti; impreca contro le frivolezze dei suoi compaesani. Alviro è un trombettista amatoriale. Colleziona ottoni con una strana ossessione. In paese, quando lo sentono suonare, lo chiamano “Pepè”. Soffre di cuore, la podagra gli tormenta le gambe – il passaggio della guerra ha lasciato su di lui lutti e cicatrici indelebili. Da tanto tempo Alviro si è isolato, non esce più di casa, non parla con nessuno. Perfino sua moglie, la Fiorina, si è allontanata da lui. E in paese parlano, fanno allusioni. Alviro resta in silenzio. Beve, suona le sue trombe più forte che può, per non sentire quel gran «putanisum» che è il mondo.
Questo testo in lingua romagnola, scritto alla fine degli anni Novanta e mai messo in scena, è una vera sintesi dell’arte di Nevio Spadoni: riesce a coniugare umorismo e invettiva, acutezza psicologica e squisita lingua poetica. La tromba è un’amara riflessione sulla guerra e sulle cattiverie degli uomini, che risuona oggi ancora più lucida e attuale di vent’anni fa.
Al termine dello spettacolo seguirà l’incontro con la compagnia, in dialogo con la giornalista Federica Ferruzzi.
Info e prenotazioni: 333 7605760.