«Spadarolo ostaggio di teppisti», chiesto aiuto a Comune e Questore

«La situazione sta diventando esplosiva. Ad una signora che ha fatto un video per cristallizzare le loro gesta, hanno lanciato delle bottiglie contro casa nel cuore della notte; ad un signore che stava facendo la stessa cosa, l’hanno spintonato e fatto cadere a terra». Parla da semplice cittadino «perché mi sono candidato alle prossime amministrative» Alessio Nucci del Comitato di Spadarolo, ma il nocciolo del problema non cambia: «Dall’inizio di questa estate - dice - il quartiere è ostaggio di due bande di balordi che fanno il bello e il brutto tempo, ad ogni ora del giorno e della notte». Un problema che ha dato i primi segnali durante il lockdown del 2020 «quando le bande di Spadarolo e dei Padulli, infischiandosene dei divieti, si davano appuntamento nel parco, dove più volte facendo barbecue fuorilegge dove hanno usato un paio di panchine, mai rimontate dal Comune, come tavolacci».

Vie Darwin, Osteria Pettini, i Padulli. Questi i territori “marcati” dai teppisti che per disturbare il sonno dei residenti, questa estate, hanno ben pensato di dare vita, a veri e propri spettacoli pirotecnici. E quando non sono i fuochi a tuonare nella notte, più di una persona ha segnalato di aver visto qualcuno impugnare e fare fuoco non si sa se con una scacciacani o una semplice pistola giocattolo privata del tappo rosso. E non è l’unica “stranezza” che vedono i residenti: «Spesso si assiste, infatti, a passaggi di zaini che fanno pensare ad una cosa sola». Per vedere di dare una svolta alla situazione Nucci ricorda che «da tempo i residenti hanno chiesto al Comune di potenziare l’illuminazione pubblica, di mettere dei limitatori di velocità in via Darwin perché i bambini, con il parco occupato dai teppisti (tra loro un paio di minorenni) adesso giocano pericolosamente in strada. Non abbiamo visto niente, però adesso leggiamo che ci costruiranno il canile e il gattile».

Della situazione che definisce insostenibile Nucci dice di volerne parlare con il Questore: «Chiederemo un incontro per chiedere maggiore presenza delle divisi che per forza non devono essere quelle della Questura, dei Carabinieri ma anche della Polizia municipale. Speriamo di avere le risposte che desideriamo, contrariamente penseremo direttamente noi su come risolvere il problema»

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