Spadafino: "Diamo ai bisognosi le pietanze invendute nei cenoni di Capodanno"

Ravenna

Da Milano Marittima un appello contro lo spreco: “Porterò le pirofile del cibo rimasto alla mensa amica di Cervia. Spero che tanti miei colleghi facciano altrettanto”. “Il cenone di San Silvestro è una grande festa popolare ma anche l’occasione in cui, sulle tavole dei romagnoli, non si pensa certo allo spreco. E invece, nell’ultima notte dell’anno, di cibo ne buttiamo tanto, anzi tantissimo, anche nei nostri ristoranti”. Parola di Vincenzo Spadafino, chef e titolare dell’omonimo ristorante di Milano Marittima che, per cominciare l’anno nuovo con una buona azione, ha deciso di donare alla mensa amica di Cervia tutte le pietanze che non verranno servite a Capodanno: “E’ un’iniziativa che, mi auguro, possa essere emulata anche da tanti miei colleghi - spiega l’inventore del ‘tortello Perla Verde’ - perché anche nel giorno consacrato all’opulenza non dobbiamo mai dimenticarci di chi dovrà accontentarsi, suo malgrado, di una cena povera e frugale. Dopo Capodanno i ristoratori gettano nella spazzatura quintali di pietanze intatte e intonse. Quest’anno, prima di farlo, pensiamo a chi sta peggio di noi”.  

Dunque, il primo giorno dell’anno, si pranzerà da veri gourmet alla Mensa dei Poveri di Cervia visto che da Spadafino il menù di San Silvestro propone delle vere prelibatezze: dalle lasagne di mare al guazzetto del pescato con passatelli, dal trancio di branzino con croccante di verdure al grill di polpo con purè: “Consegnerò personalmente il giorno dopo le pirofile ai volontari della Mensa Amica di Cervia - promette Spadafino - e, nel caso non rimanesse granché, sarà mia premura preparare qualche porzione in più”. 

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