Alluvione Emilia-Romagna, come aiutare

VolontariatoInformazioni utili per fare volontariato suddivise per località:Bologna Area Metropolitana:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfiEeIGSpfooB-cAJIaoI-K_aAp9W_wwhwKzFwL8EyTT5mIVw/viewformCesena:https://www.volontarisos.it/user/index.phpCervia:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSclceKT5KSnooMwYLyMyQO7mh080nIniirSc4ALJwU798FkCQ/viewformoppure chiamare al numero 3425211536 dalle ore 9.00 alle 18.30.Ravenna:Inviare un’email a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto puoi offrire.Imola:https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/sicurezza-e-protezione-civile/emergenza-maltempo/come-aiutareForlì:Chiamare al numero 0543 712301...

Alluvione Emilia-Romagna, come aiutare

VolontariatoInformazioni utili per fare volontariato suddivise per località:Bologna Area Metropolitana:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfiEeIGSpfooB-cAJIaoI-K_aAp9W_wwhwKzFwL8EyTT5mIVw/viewformCesena:https://www.volontarisos.it/user/index.phpCervia:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSclceKT5KSnooMwYLyMyQO7mh080nIniirSc4ALJwU798FkCQ/viewformoppure chiamare al numero 3425211536 dalle ore 9.00 alle 18.30.Ravenna:Inviare un’email a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto puoi offrire.Imola:https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/sicurezza-e-protezione-civile/emergenza-maltempo/come-aiutareForlì:Chiamare al numero 0543 712301...

Sonzogno pubblica il primo stradario tutto al femminile

Ci vediamo in piazza Gae Aulenti, ti aspetto in via Irma Bandiera, beviamo un caffè in via Elisabetta Sirani. E ancora: via Aurora Vuillerminaz, giardino Ipazia d’Alessandria, via Gina Palmucci, via Artemisia Gentileschi, via Anna Magnani, ponte Alda Merini, via Margherita Hack, via Mariele Ventre.

Cosa hanno in comune i nomi di questi luoghi sparsi sul territorio italiano?

Gli stradari cittadini sono caratterizzati da un evidente primato maschile che vede, su cento vie e piazze intitolate a figure di uomini celebri, solo un risicato sette per cento dedicato invece alle donne. E si tratta quasi sempre di sante, martiri e madonne, che rendono questa statistica ancora più impietosa.

A voler analizzare bene la toponomastica femminile però, ci si accorge di quante scrittrici, poetesse, filosofe, scienziate, patriote, sportive, intellettuali, educatrici, imprenditrici e in generale di quante figure femminili laiche abbiano trovato recentemente spazio tra le targhe che definiscono i nostri spazi pubblici.

Ed è questo l’argomento di Via libera. 50 donne che si sono fatte strada, lavoro uscito lo scorso febbraio per Sonzogno e scritto a sei mani da tre donne, interessate anche se in modalità differente alla questione femminile.

Valentina Ricci, autrice e voce di Radio Deejay, Viola Afrifa, che affianca Fabio Volo nel programma “Il volo del mattino”, e Romana Rimondi, graphic designer, appassionata di storia e mappe stradali e ideatrice del progetto editoriale edito dalla casa editrice veneta, hanno dato vita al primo stradario d’Italia tutto al femminile, un testo teso a riscoprire le storie e i volti che si celano dietro numerosi luoghi che molti conoscono ma non fino in fondo e che le tre scrittrici hanno raccontato e geolocalizzato.

Ecco allora un excursus che accompagna il lettore alla scoperta di cinquanta figure femminili che appartengono all’antichità o a tempi più recenti e che hanno ricoperto un ruolo importante nelle vicende del nostro Paese e mondo intero.

E ovviamente ci sono anche diverse grandi figure femminili originarie dell’Emilia-Romagna: Genoveffa Cocconi Cervi – alla quale è dedicata una via a Reggio Emilia – madre dei celebri fratelli Cervi, patrioti e martiri che si opposero e morirono il 28 dicembre del 1943 per difendere la patria dalle mani insanguinate del Fascismo; Giulietta Masina – che dà il nome a una via riminese – premiatissima attrice, moglie e musa dell’intramontabile Federico Fellini; Mariele Ventre, indimenticata direttrice del Coro dell’Antoniano e musicista educatrice cui è intitolata l’omonimo largo a Bologna; Bettisia Gozzadini, giurista che dà il nome a una rotonda a Bologna e prima donna al mondo titolare di un insegnamento universitario, e altre.

Via libera. 50 donne che si sono fatte strada diventa così una guida turistica on the road, impreziosita da un layout giocato sulla bicromia del giallo e del nero, in cui l’elemento iconografico delle mappe si sposa sapientemente con l’inserimento di immagini, fotografie e disegni dal sapore retrò e dal gusto per i rimandi alle più celebri correnti grafiche.

L’originale progetto editoriale firmato Sonzogno racconta il valore delle donne, la loro eccezionalità, le loro esistenze, attraverso un vero e proprio tour che – da nord a sud – percorre tutta la Penisola e racconta in ogni capitolo una storia diversa, la storia di grandi donne che seppero superare ostacoli e pregiudizi per regalarci un grande esempio di coraggio, determinazione e indipendenza, un esempio valido ancor oggi. Soprattutto oggi.

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui