Gianna, la portalettere di Solarolo diventa Cicerone per il mondo di Laura Pausini

Solarolo
  • 24 ottobre 2025

Da poco più di un mese Solarolo è passato dalla sua quiete agricola agli onori della cronaca nazionale ed internazionale grazie all’apertura della Casa Museo dedicato alla sua figlia illustre: Laura Pausini. Qui, da oltre trent’anni, la musica è parte della vita quotidiana come una specie di colonna sonora che scandisce il tempo della comunità. Grazie ad un vero e proprio pellegrinaggio laico-musicale l’antica “solarium” illumina la culla di quelli che sono i luoghi natali di una delle voci più emozionanti del nostro tempo.

Gianna Ranaldi, postina di professione ma quando occorre anche “Cicerone” e soprattutto punto di riferimento per le persone anziane che vivono da sole. Originaria di Bagnara di Romagna, dal 1988 è une delle portalettere che serve la zona agricola del ravennate e da sei proprio la cittadina di Solarolo. In ogni condizione atmosferica, tutti i giorni, Gianna arriva dal centro di distribuzione di Lugo di Poste Italiane per portare la corrispondenza agli abitanti. Con la sua inconfondibile divisa gialla, ne conosce strade, persone e addirittura i segreti ed è per questo che spesso è lei stessa a suggerire ai fans che si recano a Solarolo i luoghi di Laura. “Venire a Solarolo – spiega Gianna - è un viaggio immersivo attraverso le tappe dell’infanzia di una cantante e persona straordinaria, anche se non la conosco personalmente. È una tappa fondamentale per chi vuole entrare davvero nel cuore di una storia fatta di musica e armonia”

Il viaggio nei luoghi dell’infanzia della Pausini

La “gita” con Gianna è un tuffo nella storia e nella vita della cantante e del paese. La prima tappa obbligata è proprio la casa natale di Laura, in via Ferdinando Santi 14 tranquilla via residenziale che costeggia l’omonimo Parco della Musica, oggi sede del museo a lei dedicato. Fra i posti che consiglia c’è anche la scuola elementare, dove la cantante mosse i suoi primi passi, per poi giungere alla parrocchia di San Sebastiano dove cantava nelle messe insieme al padre Fabrizio. “A Solarolo – continua Gianna – sono tanti i fans che già negli anni scorsi si erano recati a visitarla. Testimone di questo passaggio è la silenziosa buchetta dell’ufficio postale, a due passi dalla casa di Laura, che raccoglie pure qualche cartolina”.

L’incontro con la gente

L’attività del portalettere consente sempre a chi la svolge di stabilire un contatto importante e diretto con la gente del posto, con la quale spesso si crea un legame che va oltre il ruolo istituzionale. Quando poi questo tipo di lavoro viene svolto in una realtà come Solarolo, terra musicale, allora tutto assume un fascino particolare. Fra un negozio e l’altro c’è ovviamente anche qualche residente e non manca mai uno scambio di battute, ma la sosta quotidiana più bella è quella con fans con cui scambia anche qualche aneddoto. Gianna, infatti, conosce tutte le vicende nascoste ai più e legate alla figura della cantante solarolese, come ad esempio l’invio durante il periodo Covid delle mascherine ai fans di tutto il mondo. In più racconta come ancora tanti fans siano affezionati alla spedizione cartacea di dediche, pensieri ma anche piccoli regali che quotidianamente consegna oggi a quella che è la Casa-Museo. Gianna conclude questa nostra “passeggiata” con un pensiero proprio sul mestiere del portalettere ed un invito: “il nostro è un lavoro che negli anni è cambiato tantissimo. Nella borsa c’è di tutto, qualche bolletta, alcune lettere autografe, ma soprattutto pacchi. Quello che però non è cambiato è il ruolo e il rapporto con la gente. Se venite a Solarolo e mi incontrate, chiedete pure sono qui anche per voi”.

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