Temi per le slide: Google Presentazioni riduce il divario con PowerPoint

La suite Office365 è da decenni il punto di riferimento per tantissimi utenti, ma da tempo non è più l’unico. Google ha infatti lanciato la sua suite, Workspace, con cui intende far concorrenza a Microsoft, rivolgendosi non solo agli utenti privati, ma anche alle imprese; intende così conquistare la sua fetta di mercato a discapito della creatura di Bill Gates. Tra le componenti del Workspace, con Fogli e Documenti vi è anche Google Presentazioni, il “rivale” di PowerPoint a cui, di recente, sono state aggiunte nuove funzionalità.
PowerPoint è tra i software più utilizzati per la creazione di presentazioni, grazie alla sua capacità di combinare facilità d’uso e versatilità. Con strumenti essenziali come temi preimpostati, transizioni e la possibilità di inserire contenuti multimediali, offre una base solida per presentazioni efficaci. Chi cerca di superare i limiti delle funzionalità standard, inoltre, può sfruttare le estensioni (al riguardo suggeriamo di approfondire le caratteristiche di un PowerPoint plugin sul sito Mauriziolacava.com) e i relativi strumenti che consentono di aggiungere opzioni avanzate.
La suite di Google, pur essendo molto più recente, si presenta come una buona alternativa a quella di Microsoft ed essendo interamente basata sulla rete favorisce la collaborazione in tempo reale, eliminando alla radice il problema della discrepanza tra versioni del software. In questo modo si evita che i collaboratori non riescano ad aprire il file su cui lavorare; inoltre, questa suite si adatta a PowerPoint dato che tutti i tipi di file caricati sul Drive sono supportati. Una volta aperto il file dal Drive, lo si può modificare in Presentazioni e poi scaricare sul computer in formati come il PPTX, il formato ufficiale PowerPoint. Le presentazioni di Google si costruiscono a partire da due fondamenta: il tema e il layout. Il primo è l’insieme di colori, caratteri e sfondi, il secondo è il modo in cui testo e immagini sono sistemate nella slide.
Google, di recente, ha fatto un ulteriore passo avanti per la sua suite aggiungendo dei nuovi template per le presentazioni, venendo incontro alle esigenze degli utenti che vogliono ottimizzare il loro lavoro riducendone i tempi. Si tratta di nuovi modelli di slide con layout e tema già pronti, adatti sia a professionisti per creare roadmap del prodotto o piani strategici, sia agli insegnanti per pianificare lezioni o report di progetti didattici. Sono stati aggiunti anche template che aiutano a creare un clima collaborativo nel team di lavoro, come quelli per la celebrazione dei traguardi raggiunti.
Vi sono, però, delle limitazioni: infatti queste nuove funzionalità saranno utilizzabili solo dagli utenti che hanno impostato come lingua l’inglese statunitense, mentre per gli utenti che non hanno selezionato altre lingue tali novità non sono state ancora implementate. Sono comunque disponibili per tutti gli utenti con un account Google, senza dover sottoscrivere abbonamenti.
Per coloro che, vi hanno accesso, ecco alcune indicazioni su come poterle sfruttare: bisogna cliccare sul tasto “Templates”, situato a destra del tasto “+” o andare su “Insert” e poi “Templates”. Sulla destra si aprirà il menù dei template e sarà sufficiente scorrerli e selezionare quello più adatto all’occasione, per poterlo personalizzare e creare la presentazione.
In questo modo Google ha ridotto il divario con Microsoft, puntando a una platea più ampia di clienti, incluse le imprese e il mondo dell’educazione, e consentendo di migliorare il lavoro e svolgerlo in tempo minore. Dal canto suo, però, PowerPoint ha molti template a disposizione, inclusi quelli facilmente reperibili online che ampliano i la scelta rispetto a quelli disponibili all’interno del programma. Per di più, questo software rappresenta un autentico punto di riferimento nel settore, tanto da essere considerato, in pratica, come sinonimo di presentazione. La partita tra Google e Microsoft, in ogni caso, è ancora aperta e non resta che vedere quali saranno le prossime mosse dei due contendenti per scoprire quali nuove funzioni verranno lanciate in futuro.