Si avvicina l’estate: come diventare un punto di riferimento per i clienti

Con l’avvicinarsi dell’estate, bar, ristoranti, ludoteche e qualsiasi attività legata al tempo libero devono organizzarsi al meglio. Soprattutto dopo un periodo in cui tra maltempo, rincari e chi più ne ha più ne metta, davvero hanno vissuto dei momenti molto difficili.

In particolare, sulla Riviera Romagnola c’è già chi si sta attrezzando per accogliere i turisti che arriveranno. Italiani o stranieri, al netto delle varie differenze legata alla cultura e al portafogli, non fa molta differenza.

Chi vuole andare in vacanza, lo fa per divertirsi e per staccare la spina dal lavoro. Come si dovranno attrezzare, quindi, le attività per far fronte alle esigenze dei clienti? Ecco alcuni suggerimenti.

Valorizzare gli spazi aperti

Sì, vero, è il primo pensiero che si fa quando si avvicina il bel tempo e le giornate. La valorizzazione degli spazi aperti, però, quest’anno è un po’ diversa rispetto ai precedenti. È vero che si apriranno gli ombrelloni, che le sedie potranno essere sostituite da lettini e poltroncine.

Però, dall’altra parte, bisogna considerare che, almeno dal punto di vista legislativo, l’emergenza Covid è quasi finita. Lo stato di emergenza non c’è più e, mentalmente, le persone ormai non vogliono - salvo una minoranza – indossare le mascherine o rispettare le distanze di sicurezza.

Comunque, è importante trovare un giusto compromesso tra le esigenze di rientrare dei costi, di rispetto per le normative Covid-19 e di far sentire davvero spensierato chi vuole trascorrere semplicemente qualche ora in maniera gioiosa.

Provare a creare delle ambientazioni ad hoc

Un conto è l’inverno e un altro è l’estate. Eh sì, perché se in inverno fa freddo e, quindi, l’ambientazione deve tutelare gli ospiti dal gelo, in estate è esattamente l’opposto. Bisogna far passare l’aria e tenere tutto sotto controllo per quanto riguarda il caldo.

Quando fa caldo, bisogna liberare gli spazi e, anzi, a dispetto di ciò c’è anche chi si è mosso prima. Parliamo di qualche amministrazione locale che ha deciso di dare un nuovo regolamento per quanto concerne i dehors, garantendo più spazi all’aperto e, quindi, anche una disposizione delle verande più consona al periodo che stiamo vivendo.

È accaduto a Forlì ma anche altri comuni in varie zone d’Italia si stanno muovendo in questa direzione.

Infatti è giusto che si dia il via libera a queste attività, se non dal punto di vista economico, almeno da quello regolamentare, in modo da valorizzare il bello che hanno da offrire ai propri clienti.

Organizzare degli eventi all’aria aperta

Ultimo ma non meno importante consiglio, tuttavia forse il più delicato e controverso: l’organizzazione degli eventi. Fino a gennaio/febbraio 2020, quando si organizzavano degli eventi, si invitava più gente possibile per attirare più gente possibile per il passaparola. Una sorta di circolo virtuoso per far sì che le persone potessero essere attirate dalla folla.

Dopo il Covid-19, però, il ragionamento si è completamente rovesciato. Se ci sono tante persone, difficilmente ne entreranno altre perché si avverte ancora il potenziale pericolo di stare in mezzo a tante persone. Un po’ per precauzione e un po’ perché ci si è abituati a stare più in solitudine e si sta cominciando a “soffrire” la calca di gente che si ammassa in pochi metri quadrati.

A questo punto, però, soprattutto in Riviera dove il periodo estivo è quello con più ampi margini di guadagno, è importante che la gente possa essere selezionata non solo in base alla tipologia ma anche alla capacità di spesa.

Per intenderci, non bisogna puntare più alla quantità ma alla qualità delle persone che decidono di entrare in un bar o in un ristorante che organizza l’evento. Non vale più il detto “tutto fa brodo”. Anzi, oggi la selezione è inevitabile per non perdere ulteriori clienti.

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