Sei stato hackerato? Come scoprirlo e cosa fare per proteggersi

Il rischio di finire vittima di un attacco informatico non è più un’ipotesi lontana. È qualcosa di reale, tangibile, quasi banale nella sua frequenza. E se pensi che capiti sempre agli altri, beh... i numeri dicono il contrario.

Negli ultimi mesi, le statistiche sulla cyber sicurezza in Italia sono arrivate come un pugno nello stomaco: attacchi in aumento, più subdoli e intelligenti, spesso innescati da una semplice distrazione, un click sbagliato, una password troppo prevedibile. Il Rapporto Clusit 2025 lo conferma nero su bianco: in un solo anno, oltre 3.500 incidenti gravi o addirittura critici hanno colpito aziende, enti pubblici e privati cittadini.

E allora potrebbe sorgere la domanda: ma come si fa a capire se proprio io sono finito nel mirino di un hacker? Quali potrebbero essere i segnali che qualcosa non va? Nei paragrafi successivi abbiamo raccolto i segnali che potrebbero indicare violazioni ai tuoi dispositivi o ai tuoi account. Inoltre, ti forniremo soluzioni semplici, spiegandoti cosa puoi fare, nel concreto, per proteggerti.

Segnali di compromissione del dispositivo

Inizia a fare attenzione a comportamenti strani del computer o dello smartphone. A volte sono piccoli indizi che scivolano inosservati, altre volte si manifestano in tutta la loro gravità. Ecco i più frequenti:

● Il tuo PC si inchioda all’improvviso o si surriscalda senza un motivo chiaro. Magari senti la ventola girare a tutta velocità anche quando non stai facendo nulla di complicato.

● Compaiono pop-up sospetti che ti invitano a scaricare programmi per “pulire il dispositivo” o che annunciano vincite improbabili. Questi falsi avvisi, spesso, servono a infettare ulteriormente il sistema.

● La webcam si accende da sola, senza che tu abbia avviato videochiamate. È uno dei segnali più inquietanti e, purtroppo, sempre più diffuso.

● Sullo smartphone noti un consumo anomalo di batteria e traffico dati, o il telefono si illumina quando è fermo sul tavolo. In certi casi si sentono rumori strani durante le chiamate.

Questi comportamenti sono spie di infezioni da malware, spyware o addirittura ransomware che possono bloccare i tuoi file e chiedere un riscatto.

Segnali di compromissione dell’account

Oltre a tenere il proprio dispositivo sempre sott’occhio, bisogna monitorare gli account: social, e-mail, piattaforme cloud. I segnali classici che un account potrebbe essere stato violato sono i seguenti:

● Ricevi notifiche di login da luoghi insoliti, magari un altro Paese.

● Ti accorgi che la password è cambiata senza che tu abbia effettuato alcuna modifica.

● Qualcuno pubblica o invia messaggi dai tuoi profili.

● Ti arrivano richieste di autenticazione a due fattori dal nulla.

Secondo alcune analisi, questi casi sono diventati frequenti: oltre il 50% degli attacchi mirati parte proprio dal furto di credenziali.

Cosa fare subito per limitare i danni

Se anche solo uno di questi segnali ti suona familiare, non aspettare. La cyber sicurezza richiede interventi rapidi e decisi. Ecco i passi fondamentali:

1. Isola il dispositivo: scollega il PC o il telefono da Internet. In questo modo, bloccherai qualsiasi canale di comunicazione fra l’hacker e il software dannoso.

2. Esegui una scansione approfondita: avvia il tuo antivirus o un software anti malware aggiornato. Non limitarti alla scansione veloce: fai un controllo completo del sistema.

3. Ripristina il sistema: se hai effettuato un backup, ripristina una versione precedente al problema. Su Windows puoi usare il “Ripristino configurazione di sistema”, su macOS Time Machine. Su smartphone puoi addirittura procedere al reset alle impostazioni di fabbrica, dopo aver salvato i dati importanti.

4. Cambia le password: subito. Tutte. Crea password lunghe e uniche per ogni account, magari usando un password manager. Dove possibile, aggiungi l’autenticazione a due fattori (2FA) per un livello di protezione superiore.

5. Verifica le attività recenti: controlla se ci sono accessi sospetti nelle cronologie di login dei tuoi account principali. Revoca l’accesso ai dispositivi che non riconosci.

6. Denuncia e segnala: se il tuo problema si è tradotto in truffe, furti di identità o dati sensibili, contatta subito la Polizia Postale. Meglio avere un verbale ufficiale.

Prevenire è più semplice che rimediare

La verità è che la cyber sicurezza non si esaurisce in una reazione a fatto accaduto. Puoi ridurre i rischi ogni singolo giorno, adottando alcune abitudini sane:

● Aggiorna sempre software e sistemi operativi.

● Non cliccare link sospetti o allegati strani.

● Fai backup regolari, possibilmente conservando i dati con sistemi crittografici.

● Scegli un buon antivirus e tienilo sempre aggiornato.

Ricorda: i criminali informatici puntano sulla disattenzione. Più sei consapevole, più sei protetto. Se hai dubbi o hai bisogno di aiuto per valutare la sicurezza dei tuoi dispositivi, rivolgiti a un esperto o un centro specializzato.

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