Reset, il nuovo fornitore di energia green che premia il consumo responsabile

L’Agenzia Internazionale per l’Energia (International Energy Agency) prevede che la domanda di energia elettrica, a livello globale, sia destinata a crescere “ad un ritmo tra i più rapidi e sostenuti da oltre un decennio, malgrado le persistenti pressioni economiche”. È quanto si apprende dalla nota stampa pubblicata il 30 luglio scorso; i dati sono contenuti nel rapporto di metà anno (Electricity Mid-Year Update 2025) stilato dall’Agenzia, che sottolinea come “le fonti rinnovabili, il gas naturale e l’energia nucleare contribuiscono a soddisfare la maggior domanda”.
A far aumentare il fabbisogno di elettricità, si legge, è l’energia necessaria per “alimentare le fabbriche e gli apparecchi, la climatizzazione degli edifici, il funzionamento delle flotte dei data center, l’alimentazione dei veicoli elettrici e molto altro”. Nel complesso, sottolinea l’Agenzia, le previsioni di crescita della richiesta di energia elettrica si attestano sul +3,3% per l’anno in corso e attorno al 3,7% per il 2026.
Le fonti rinnovabili e il mercato italiano dell’energia
Lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) è uno degli aspetti caratteristici del mercato energetico globale, così come di quello italiano, sebbene la transizione energetica del Bel Paese proceda in maniera discontinua e non senza rallentamenti. Secondo un’elaborazione a cura dell’associazione Italia Solare, sulla base dei dati forniti dal Gruppo Terna, nel primo semestre del 2025 è diminuito il numero dei nuovi impianti fotovoltaici connessi (113.465, -33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); di riflesso, anche la potenza installata (2.809 MW) risulta inferiore (-16%). Il rallentamento, ha spiegato il presidente di Italia Solare Paolo Rocco Viscontini a Il Sole 24 Ore, è in linea con il trend europeo; “i dati evidenziano con chiarezza che la fase espansiva del fotovoltaico residenziale si e interrotta», ha aggiunto, sottolineando come occorra “una strategia strutturale”.
Il fotovoltaico (insieme all’eolico), consentirebbe di attuare una maggiore differenziazione del mix energetico, riducendo così i costi di produzione e il prezzo dell’elettricità, anche per i consumatori. Per questo, lo scorso anno il Governo ha approvato il Decreto ‘Aree Idonee’, che redistribuisce a livello regionale gli obiettivi nazionali per lo sviluppo della rete fotovoltaica; “in alcune regioni l’iter autorizzativo è molto rallentato” - ha spiegato il presidente di Confindustria Lombardia Giuseppe Pasini in un’intervista a Il Sole 24 Ore - “e questo è un problema, perché nel Sud Italia c’è un grande potenziale, legato soprattutto all’energia solare” che, aggiunge, “nel medio termine sarà la più conveniente” assieme a quella eolica.
Differenziare il mix energetico è un passaggio cruciale anche per ridurre la dipendenza del mercato del gas sui prezzi dell’elettricità. Da questo punto di vista, andrà valutato l’impatto dei nuovi dazi imposti dagli USA all’Unione Europea; “se quanto annunciato sarà confermato” - ha sottolineato ancora Pasini - “si tratterebbe di sostituire gas russo con un’alternativa per noi più costosa per via del trasporto via nave, dello stoccaggio, della rigassificazione”, con possibili riflessi sulle bollette di luce e gas per le famiglie e le imprese.
Reset Energia, forniture a canone fisso al riparo dai rincari
Non c’è da stupirsi, quindi, se l’atteggiamento da parte dei consumatori è cambiato, a favore di un approccio più ‘conservativo’. In altre parole, gli utenti preferiscono offerte di fornitura tendenzialmente più stabili, che possano garantire una certa regolarità rispetto alle spese da sostenere per usufruire dell’energia elettrica. È questo il target al quale si rivolge soprattutto (ma non solo) Reset Energia, il nuovo player di settore che da questa estate è operativo sul mercato italiano con un’offerta riservata agli utenti privati. Parte di un gruppo industriale più ampio, che annovera all’attivo oltre 130mila punti di fornitura e cinque milioni di bollette in dieci anni, l’azienda propone una formula flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze più diverse, sia dal punto di vista economico che del fabbisogno energetico.
Reset, infatti, offre un servizio in abbonamento a canone mensile fisso; l’importo - comprensivo di oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, imposte e IVA - è associato ad una data fascia di consumo. A questa corrisponde una certa quantità di energia, acquistata preventivamente dal fornitore e messa a disposizione del cliente per il periodo di fatturazione. In presenza di consumi eccedenti, la quota ‘extrasoglia’ viene fatturata anch’essa ad un prezzo fisso, che include il costo della materia prima, gli oneri accessori, le imposte e l’IVA. L’offerta di Reset, nello specifico, è strutturata in tre diverse fasce di consumo, ciascuna contraddistinta da uno proprio piano tariffario, consultabile attraverso la web app sviluppata dal fornitore.
Trasparenza e sostenibilità: il risparmio secondo Reset
Il modello a canone fisso supera quindi sia le offerte ‘a prezzo fisso’ che quelle a ‘prezzo variabile’, sia quelli basati sulla fatturazione standard di tipo monoraria/multioraria (che fanno riferimento alle tre fasce orarie individuate dall’ARERA o le raggruppano in un’unica soluzione). L’approccio di Reset punta a coniugare stabilità dei costi e trasparenza dei consumi, che possono essere monitorati mediante la web app di cui sopra; questa, ed altre funzionalità come, ad esempio, le previsioni di spesa su base mensile, agevolano la gestione dei consumi, agevolando il risparmio e un utilizzo più consapevole e responsabile delle risorse energetiche.
L’impegno verso la sostenibilità ambientale da parte di Reset investe direttamente anche l’aspetto primario del servizio di fornitura; l’azienda, infatti, distribuisce energia elettrica pulita, 100% green, prodotta da fonti energetiche rinnovabili certificate mediante il meccanismo di annullamento delle Garanzie di Origine, una certificazione elettronica rilasciata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Un modello di consumo orientato alla sostenibilità, per ridurre l’impatto delle attività domestiche sull’ambiente e sul bilancio familiare, costituisce anche focus attorno al quale si è formata e sviluppata la community online di Reset. L’azienda, che oggi è il fornitore di energia con più seguito in Italia, è il frutto di due anni di sviluppo e programmazione, volti ad implementare l’idea originaria maturata in seno alla community, i cui membri sono destinatari dell’intensa attività ‘social’ di Reset. I profili ufficiali presenti sulle principali piattaforme (Facebook, Instagram, YouTube) condividono ogni giorno contenuti, perlopiù sotto forma di reel, incentrati su consigli e suggerimenti pratici per ottimizzare il consumo di energia elettrica (e altre risorse) in casa, per il bene dell’ambiente e dell'economia domestica.
Questo aspetto rientra in un approccio più ampio, per cui Reset, oltre a promuovere un impiego più consapevole dell’energia, premia gli utenti ‘virtuosi’. Per i clienti che consumano meno di quanto determinato dalla propria fascia di abbonamento, infatti, è previsto un meccanismo di credito: la quota di energia rimasta inutilizzata viene convertita in un credito rivalorizzato, riconosciuto al cliente sulla bolletta del mese successivo. Così facendo, Reset trasforma il risparmio in un’attività dinamica e partecipativa, che richiede un impegno costante e concreto; tramite la propria web app, il fornitore ha programmato, inoltre, di accedere ad altri meccanismi di premiazione, sotto forma di sconto fisso in bolletta. Lo si può ottenere mediante attività ricorrenti, oppure utilizzando la funzionalità ‘invita un amico’, che permette all’autore dell’invito di beneficiare dello sconto finché il nuovo utente ‘invitato’ resta cliente di Reset.