Anche i lupi continuano ad essere a rischio. Questo predatore è forse la specie che da più tempo si confronta con l’uomo,perché compete con noi sia per il bestiame domestico che per la selvaggina). Il lupo rappresenta da sempre una delle specie più emblematiche del patrimonio naturalistico e culturale italiano. La sua presenza è fondamentale per la salute dell'ecosistema, assicurando la biodiversità e consentendo la sopravvivenza di altre specie. Tuttavia, negli ultimi secoli, la popolazione di lupi è stata e continua ad essere soggetta a una spietata persecuzione.
Persecuzione che ha portato a far sì che in Italia, nei primi anni 70, rimanevano solo 100 esemplari di questa specie. La sua lenta ma graduale ripresa è avvenuta, grazie a diversi fattori di natura ecologica e sociale ma anche all’istituzione di alcune leggi di protezione - sia nazionali che internazionali - che tutelano la specie. Nonostante ciò, se da una parte il lupo ha riconquistato le aree da cui era stato scacciato alla fine del secolo scorso, oggi continuano a esistere minacce che mettono gravemente a rischio il suo futuro.
Da sempre il lupo è un animale affascinante e controverso, spesso al centro di miti e racconti che lo dipingono come il cattivo delle fiabe. In realtà è un animale che svolge un ruolo cruciale nell'ecosistema e la cui sopravvivenza è oggi a rischio. Attraverso le favole e le leggende popolari, è diventato una figura mitica, venendo associato al pericolo e l'ignoto. Chi non ricorda la storia del Cappuccetto Rosso o dei Tre Porcellini? Ma al di là della mitologia, cosa sappiamo veramente di questo predatore? Cerchiamo di fare chiarezza.
IL LUPO UN EQUILIBRIO DA PRESERVARE
Il lupo è molto più di un semplice predatore; è un regolatore dell'ecosistema. La sua presenza contribuisce a mantenere l'equilibrio tra le specie, influenzando la popolazione di prede come cervi e cinghiali. Questo equilibrio è fondamentale per prevenire il sovraffollamento di altre specie animali, che potrebbe portare alla distruzione di habitat ed alla perdita di biodiversità. La presenza dei lupi può avere quindi un grande impatto positivo per diverse ragioni, ma principalmente per:
1. CONTROLLO DELLE POPOLAZIONI DI PREDE: I lupi aiutano a mantenere sotto controllo la popolazione di erbivori, prevenendo il degrado degli habitat.
2. MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITÀ: La predazione dei lupi favorisce la diversificazione delle specie vegetali e animali.
Studi scientifici hanno dimostrato che la presenza dei lupi è strettamente legata alla biodiversità. Un esempio significativo lo fornisce il Parco Nazionale di Yellowstone negli Stati Uniti, dove la reintroduzione dei lupi ha portato a un aumento della biodiversità e alla rigenerazione degli ecosistemi fluviali.
Nel nostro Paese, è presente dalla Calabria alle Alpi, anche in zone fino a qualche decennio fa ritenute assolutamente non idonee al lupo. La sua popolazione nazionale è suddivisa in due gruppi (alpina e peninsulare) biologicamente simili ma dall’impatto ecologico e gestionale marcatamente diverso (per territorio e per relazioni antropiche). I lupi della zona alpina sono considerati “transfrontalieri” in quanto condividono anche i territori limitrofi di Svizzera, Austria, Francia e Slovenia; quella peninsulare invece, è compresa unicamente nel territorio italiano. Liguria, Piemonte e Lombardia sono le uniche regioni che possono vantare, per ragioni geografiche, la presenza di entrambe le popolazioni. Secondo recenti stime, la popolazione di lupi in Italia è in lenta ripresa, ma rimane fragile. Senza interventi mirati, le prospettive future per questi animali potrebbero essere molto negative, con un rischio concreto di estinzione locale.