Decreto anti CBD, parlano i produttori: il progetto italiano di Enecta

Qualche mese fa il Governo aveva emanato un Decreto che puntava a fermare le vendite di prodotti a base di cannabidiolo (CBD) per uso orale. Il provvedimento ha fin da subito alzato un polverone di critiche e preoccupazioni tra gli addetti ai lavori, preoccupazioni che pare siano arrivate al Tar del Lazio che ha di recente sospeso il divieto.

Cannabis light: il CBD core business dell’azienda italiana Enecta

La cannabis light può quindi essere venduta nei negozi fisici e sugli e-commerce, evitando quel terribile disastro economico che il divieto di vendita tramite questi canali a favore delle farmacie avrebbe causato. Il settore della cannabis light in Italia, infatti, rappresenta un'importante opportunità per il Paese dove il prodotto è particolarmente apprezzato.

Sono molte le realtà tutte italiane che da anni hanno fatto del CBD il proprio core business. Una di queste è Enecta, azienda che dal 2013 è specializzata nel settore della coltivazione e degli estratti di canapa certificati, producendo prodotti a base di CBD sicuri, di qualità e in linea con le normative.

I prodotti certificati a base di CBD

Produttori come Enecta hanno sempre mirato a sottolineare e a far trasparire la qualità e la sicurezza dei propri prodotti, e ora più che mai c'è bisogno di rimarcare queste due caratteristiche fondamentali per chi acquista.

Il progetto di Enecta mira da sempre a dare vita a prodotti che possano realmente migliorare la vita dei consumatori loro clienti. Per questo nel loro manifesto le parole etica, accessibilità, sostenibilità, trasparenza e ricerca stanno al centro di tutto.

Realizzare prodotti di qualità è un processo che richiede impegno, dedizione e professionalità, spiegano gli esperti dell’azienda. Per questo tutte le fasi di produzione sono seguite e monitorate passaggio dopo passaggio con la massima attenzione.

Tutto ha inizio da un seme, quello della varietà di Cannabis Sativa L., il quale viene piantato e coltivato in terreni ricchi di sostanze nutritive. Quest’ultimi non hanno quindi bisogno di ulteriori pesticidi o sostanze chimiche non necessarie per la crescita delle piante. Da questo momento in poi tutti gli step - dalla raccolta allo stoccaggio, passando per l'essicazione e il controllo qualità - vengono controllati da un personale formato e qualificato che ha a cuore i propri clienti.

L’attività centrale dell'azienda è la produzione di olio di CBD. Si tratta di un estratto di Cannabis Sativa L. il cui prodotto finale, privo di THC, secondo gli studi avrebbe numerose proprietà terapeutiche e benefiche da diversi punti di vista. Le ricerche avrebbero infatti identificato il CBD come:

· ansiolitico

· analgesico

· antidepressivo

· antinfiammatorio

· antiemetico

· antipsicotico

· neuroprotettivo

· muscolo rilassante.

La ricerca per contrastare il pregiudizio

Una delle più gradi sfide di Enecta è togliere di dosso alla Cannabis light quella veste tappezzata da pregiudizi che distoglie l'attenzione sui reali benefici del CBD. La ricerca incessante e la continua collaborazione con le Università fanno la differenza tra un'azienda affidabile, dedita al proprio progetto e sostenitrice dei propri valori e altre realtà che operano in maniera illecita. Il timore dei produttori di CBD, infatti, con l'approvazione del Decreto di agosto temevano proprio questo: di perdere la possibilità di vendere legalmente i loro prodotti sicuri a favore di organizzazioni illegali e a discapito della sicurezza dei consumatori.

Le varie collaborazioni di Enecta sembrano confermare che il CBD è una sostanza priva di qualsiasi effetto stupefacente e quindi non pericolosa come il THC.

Tuttavia, di certo la poca chiarezza della legge italiana su questa tematica non gioca a favore dell’obiettivo di Enecta e di tante altre realtà che mirano a eliminare ogni forma di pregiudizio. Per questo la richiesta delle aziende è non solo quella di annullare definitivamente il Decreto, al momento sospeso fino a gennaio 2024, ma anche di regolamentare e chiarire i benefici di questa sostanza in modo tale da permettere lo sviluppo del settore e la tutela dei consumatori. Con le giuste leggi, infatti, il mercato del cannabidiolo in Italia potrebbe raggiungere cifre interessanti e creare occupazione, oltre a salvaguardare la sicurezza di chi ne fa uso e abbattere la concorrenza illegale.

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