Bonus per il fotovoltaico: questi gli incentivi per il 2025

Gli incentivi previsti per l’installazione di impianti fotovoltaici cambieranno in modo rilevante nell’anno che verrà. Nel 2025 le detrazioni passeranno dal 50% al 36%, comportando anche un abbassamento del tetto massimo di spesa, a partire dal 1° gennaio. In questo articolo conosceremo le novità e le prossime scadenze in modo da non essere impreparati qualora volessimo approfittarne.
Il fotovoltaico rappresenta una delle tecnologie più convenienti per ridurre i costi energetici, grazie alla capacità di generare energia pulita e rinnovabile. Questa energia può essere utilizzata direttamente per alimentare la propria abitazione e altri strumenti (vedi quelli che figurano tra le soluzioni per l'indipendenza energetica di Sunpark), su tutti le pompe di calore e i sistemi di ricarica per auto elettriche. Inoltre, in alcuni casi previsti dalla legge, è possibile beneficiare di incentivi statali sotto forma di bonus, che rendono l’installazione di impianti fotovoltaici ancora più accessibile, contribuendo a un risparmio economico significativo e a un minore impatto ambientale.
Come già anticipato, a partire dal 1° gennaio 2025 il bonus previsto per il nuovo anno sarà ridotto rispetto a quello dell’anno precedente e il tetto di spesa lordo sarà portato a 48.000 euro rispetto ai 96.000 previsti in precedenza. La detrazione non potrà essere superiore, quindi, a 17.280. Lo scopo è quello di riportare il livello di questi incentivi a quello previsto dall’art. 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Infatti, l’innalzamento delle detrazioni era previsto solo in via temporanea come incentivo per la riqualificazione energetica.
A usufruire dei bonus saranno tutti i contribuenti soggetti a IRPEF che risiedono in Italia. Questa possibilità non riguarda, quindi, solo i proprietari ma anche i locatari, i possessori (o coloro che risultano titolari di un diritto reale di godimento) e chi produce redditi in forma associata ai sensi dell’art. 5 del TUIR. L’energia ottenuta dai pannelli deve essere destinata esclusivamente all’uso domestico e la potenza massima dell’impianto non deve essere superiore ai 20 kW. Le detrazioni riguarderanno l’acquisto, l’installazione e le spese accessorie per l’impianto e possono essere cumulate con altri incentivi eventualmente previsti dalle singole Regioni.
Per ottenere le agevolazioni, i pagamenti devono essere effettuati con bonifico parlante con indicati la causale, la norma a cui ci si riferisce e il codice fiscale per le persone fisiche (o la partita IVA per le imprese). Servono, inoltre, l’attestato di prestazione energetica e la dichiarazione di conformità dei lavori rispetto ai requisiti per accedere all’incentivo, redatta da un tecnico abilitato. La scheda tecnica va inviata all’ENEA entro e non oltre i novanta giorni dalla conclusione dei lavori. La detrazione sarà spalmata nell’arco di un decennio, in rate di importo non variabile.
Per quanto riguarda i condomini, a partire dal 2025, il bonus scenderà dal 70% al 65%. L’incentivo riguarderà sia i lavori trainanti che quelli trainati. I primi sono quelli capaci di ridurre di almeno due classi l’efficienza energetica (es. isolamento termico), mentre i secondi riguardano l’installazione dei pannelli fotovoltaici e delle batterie di accumulo.
Per accedere all’incentivo per i condomini, l’edificio deve essere composto da almeno due unità abitative, ma non può averne in numero superiore a quattro. I soggetti beneficiari sono le persone fisiche, i condomini e i proprietari di edifici che rispettano il numero previsto di unità abitative, i locatari (a patto che sostengano loro le spese previste) e anche onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. I requisiti per l’accesso sono gli stessi per le detrazioni dedicate ai privati.
Sono questi, in sintesi, i requisiti per accedere al bonus fotovoltaico per il 2025 e le pratiche da svolgere. Gli incentivi, seppur ridotti, continuano a essere un importante aiuto per l’efficientamento energetico degli edifici, contribuendo a farli rimanere al passo con le nuove normative comunitarie in materia ambientale.