Acqua piovana: cosa fare in caso di infiltrazioni in casa?

Il livello di umidità all’interno di una casa deve essere sempre controllato e mantenuto negli standard stabiliti. Una sua eccessiva presenza può essere dannosa per l’edificio che nel tempo perderà il suo valore e la sua abitabilità.

Per tale motivo è importante regolarla e combatterne l’aumento per non trasformare la propria cosa in un luogo insalubre. Sono diverse le cause responsabili dell’innalzamento dello stato di umidità casalinga: esistono, infatti, l’umidità da infiltrazione, l’umidità di risalita e l’umidità da condensa.

Quella da infiltrazione può essere dovuta a tubature malfunzionanti, a danni presenti nell’impianto idrico, alla mancanza di impermeabilizzazione delle aree a contatto con il terreno o dei tetti e delle mura perimetrali. Può avere come conseguenze l’aumento della muffa, la presenza di cattivi odori, la proliferazione di batteri e, dunque, l’insorgere di problemi respiratori.

Zone della casa non difese adeguatamente dall’acqua piovana possono presentare l’impregnazione della struttura a causa della pioggia assorbita eccessivamente e in maniera incontrollata; inoltre la presenza di fori e buchi nei muri non può che accrescere la diffusione di questo fenomeno nonché i suoi effetti.

Come intervenire in caso di infiltrazioni da acqua piovana

Naturalmente, per bloccare le infiltrazioni d’acqua piovana è importante affidarsi a ditte specializzate, come per esempio Murprotec, in grado di proporre soluzioni efficaci e in grado di eliminare il problema definitivamente.

In genere, il lavoro dei migliori professionisti del settore parte da un sopralluogo in cui viene stabilita la causa che determina la problematica all’interno dell’abitazione. Infatti, è possibile distinguere tra diverse tipologie di infiltrazione, ovvero quelle laterali, quelle del muro controterra e, infine, quelle dal tetto oppure dal terrazzo della casa.

La strategia di intervento verrà pianificata dalla ditta proprio a seconda del tipo di infiltrazione rilevata.

Cosa fare in caso di infiltrazioni d’acqua dal soffitto

Nel caso di infiltrazioni d’acqua dal soffitto, è fondamentale partire dall’ analisi della struttura del tetto che dovrebbe avere una copertura, una guaina e un manto di copertura. Qualora questi tre elementi siano tutti presenti, ma non siano perfettamente allineati e correttamente collocati, nel tempo l’acqua piovana potrà rintracciare delle vie traverse per infiltrarsi e provocare danni alle parti interne dell’abitazione.

Al comparire di piccole macchie sul soffitto, agli angoli dei muri o in qualsiasi punto della stanza bisogna correre immediatamente ai ripari: si tratta, infatti, di sintomi delle infiltrazioni da acqua piovana ed è bene contrastare il problema prima che i danni diventino consistenti.

Oltre al tetto è fondamentale controllare anche lo stato dei balconi, dei terrazzi e dei solai. Infatti, qualora al momento della costruzione non sia stata data una corretta pendenza a queste strutture, il rischio che lo scolo dell’acqua piovana non avvenga correttamente è molto alto.

Dal momento che normalmente non è possibile modificare l’assetto strutturale a monte, quello che si può fare è impermeabilizzare il pavimento ed evitare che vi penetri l’acqua che potrebbe, appunto, danneggiare gli appartamenti che si trovino al piano sottostante.

Cosa fare in caso di infiltrazioni laterali e dei muri controterra

Le infiltrazioni d’acqua piovana laterali e dei muri controterra interessano seminterrati e locali interrati.

Per eliminare definitivamente la problematica, aziende leader nel settore come Murprotec hanno brevettato dei sistemi di impermeabilizzazione molto efficaci come il rivestimento stagno. Si tratta di un meccanismo con garanzia decennale che prevede un rivestimento a due componenti realizzato creando degli strati alternati che viene montato sulle zone interessate dalle infiltrazioni. A stabilire se si tratti della giusta soluzione contribuirà un tecnico che farà un’indagine preliminare sulla situazione strutturale dell’edificio.

Grazie ad una specifica strumentazione, si stabilirà il livello di umidità e l’entità delle infiltrazioni e solo a quel punto sarà possibile capire come procedere per garantire una soluzione definitiva.

Verrà anche valutato un’eventuale pulizia del muro e del pavimento pre-installazione per facilitare la posa dei rivestimenti impermeabili, soprattutto laddove il muro originario sia celato da strati di vernici e materiali accumulati nel tempo. In seconda battuta sarà creato un rivestimento ad hoc che richiederà due o tre mesi per asciugarsi del tutto, ma che risolverà il problema in modo definitivo.

L’uso di resine, infatti, è uno dei mezzi più idonei ed efficienti per contrastare la diffusione di infiltrazioni di acqua piovana proprio per la natura idrorepellente di questi materiali. Si deciderà, poi, se lasciare il rivestimento a vista o coprirlo come fosse un muro o un pavimento qualunque.

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