Quando si apre il rubinetto dell’acqua calda, ci si aspetta un comfort immediato. Non c'è niente di più frustrante del sentire la caldaia che si avvia con un ronzio promettente, per poi scoprire che l'acqua che esce è gelida.
Questo è un disagio comune, ma fortunatamente, la causa del problema “caldaia accesa, acqua fredda” raramente è catastrofica. Spesso si tratta di un piccolo blocco o di un componente che non comunica correttamente con la scheda madre.
Insieme ai tecnici esperti della ditta Claren Roma Srls, analizziamo le sette ragioni principali per cui l'acqua calda non esce dal tuo impianto a gas, e come procedere per ripristinare il comfort domestico.
La Pressione dell'acqua nella caldaia è troppo bassa
Una delle cause più frequenti e semplici da risolvere per cui l'acqua calda non esce è una pressione idrica insufficiente all'interno del circuito di riscaldamento. La caldaia, infatti, è dotata di sistemi di sicurezza che la mandano in blocco se la pressione scende al di sotto di una soglia minima (solitamente $1.0$ bar), per evitare danni alla pompa di circolazione.
Cosa puoi verificare subito: Controlla il manometro della tua caldaia. Il valore ottimale di funzionamento si attesta generalmente tra 1 e 1,5 Bar. Se l'ago è troppo vicino allo zero, è questo il problema.
Soluzione immediata: Puoi ripristinare la pressione agendo sul rubinetto di riempimento (o valvola di carico), di solito posizionato sotto l'apparecchio. Aprilo lentamente, facendo risalire l'ago fino a raggiungere il valore desiderato e richiudilo. Questo semplice gesto spesso risolve il problema.
Perdite occulte e calo continuo di pressione
Se hai ripristinato la pressione come indicato nel punto precedente, ma noti che questa cala di nuovo in modo significativo nel giro di pochi giorni o settimane, il problema non risiede nella caldaia stessa, ma in una perdita nell'impianto di riscaldamento, ovvero nelle tubazioni, nei termosifoni o nelle valvole.
Il segnale d'allarme: Il calo continuo indica che il sistema sta perdendo costantemente acqua. Poiché la perdita è esterna alla caldaia, la riparazione non rientra nelle competenze idrauliche generiche.
Richiesta di intervento: La ricerca e la riparazione di una perdita occulta richiede strumenti specifici (come termocamere o gas traccianti) e l'esperienza di tecnici specializzati. In questo caso, è fondamentale rivolgersi subito a un servizio di assistenza caldaie per evitare danni strutturali maggiori dovuti all'infiltrazione d'acqua.
Presenza importante di calcare. Flusso debole e Scambiatore ostruito
Il calcare nella caldaia (o nel circuito termico in generale) rappresenta un problema significativo, soprattutto nelle aree con acqua particolarmente “dura”, una condizione frequente in molte città dai cui rubinetti esce acqua con troppo calcare. La sedimentazione di carbonato di calcio può manifestarsi in due modi distinti che impediscono l'erogazione di acqua calda:
● Riduzione del flusso: Le particelle di calcare si accumulano nei filtri dei rubinetti o all’ingresso della caldaia, riducendo drasticamente la portata. Se l’acqua scorre troppo lentamente, la caldaia non riceve il segnale di “flusso minimo” necessario per attivare il bruciatore e resta spenta.
● Ostruzione dello scambiatore: Il calcare si deposita all'interno dello scambiatore, creando una barriera isolante tra il fuoco del bruciatore e l'acqua che deve essere riscaldata. Di conseguenza, l'acqua non raggiunge la temperatura desiderata e resta fredda.
Soluzione Definitiva: La rimozione del calcare dallo scambiatore richiede un accurato lavaggio chimico della caldaia (decalcificazione), un intervento che deve essere eseguito esclusivamente da tecnici professionisti. Per prevenire il ripetersi del problema, si consiglia l'installazione di un filtro anticalcare o di un addolcitore.
Flussostato Guasto
Tra i guasti interni più comuni che causano la mancata erogazione di ACS, spicca il malfunzionamento del flussostato. Questo componente agisce come un interruttore sensibile: rileva l'apertura del rubinetto e la conseguente circolazione dell'acqua fredda, inviando il segnale alla scheda madre affinché accenda il bruciatore.
Il Meccanismo del Guasto: Se il flussostato è guasto o incrostato dal calcare, smette di inviare il segnale di “domanda di acqua calda”. La caldaia non si accende nemmeno se l’acqua scorre regolarmente e l’utente si ritrova con l’acqua calda non esce perché il sistema non sa che deve partire.
Soluzione: Non c'è nulla che l'utente possa fare autonomamente. Il flussostato deve essere sostituito da un tecnico qualificato in assistenza caldaie.
La Caldaia è in blocco: vedere il codice di errore se presente
Se la caldaia è in blocco totale, visualizzerà una spia rossa fissa o, nelle moderne caldaie a condensazione, un codice di errore specifico sul display. Il blocco è un meccanismo di autoprotezione che può essere innescato da decine di fattori diversi.
Cause Frequenti del Blocco: Oltre alla già citata pressione troppo bassa, la caldaia in blocco può dipendere da una mancata accensione della fiamma, un guasto alla sonda fumi, un problema di tiraggio insufficiente o un surriscaldamento interno. Ricordiamo che problemi di tiraggio possono anche essere legati alla mancata esecuzione del bollino blu alla caldaia (Controllo Fumi) nei tempi stabiliti.
Azione Sicura: L'unica azione consigliata è tentare un singolo ripristino o reset tramite l'apposito tasto. Se il blocco si ripresenta o il codice di errore persiste, è necessaria una diagnosi professionale immediata per identificare e sostituire il componente difettoso (elettrodo, sonda, ventilatore, ecc.).
Sonda NTC Difettosa: termometro impazzito
Le sonde NTC (Negative Temperature Coefficient) agiscono come i termometri della caldaia, monitorando la temperatura dell'acqua in vari punti. Se la sonda NTC dedicata al circuito sanitario si guasta o fornisce letture imprecise, si innesca una reazione a catena.
Conseguenza: La sonda potrebbe comunicare alla scheda madre che l'acqua ha già raggiunto la temperatura impostata (magari $45^\circ\text{C}$), anche se in realtà è fredda. La caldaia, per evitare un surriscaldamento, impedisce l'accensione del bruciatore. Il risultato è la mancata produzione di acqua calda, spesso intermittente o del tutto assente.
Guasti più rari: Scheda elettronica e valvola gas
Nei casi più complessi, i guasti che impediscono l'erogazione di acqua calda anche se la caldaia è accesa possono essere ricondotti a malfunzionamenti della scheda elettronica o delle valvole gas.
● Scheda Elettronica: Il “cervello” della caldaia. Un guasto in questa componente cruciale può generare errori casuali o, peggio, paralizzare l'intero ciclo di accensione e sicurezza, impedendo l'attivazione della funzione ACS.
● Valvola Gas: Se difettosa o bloccata, la valvola non fornisce gas al bruciatore al momento della richiesta di acqua calda, risultando in una mancata accensione della fiamma.
Entrambi sono guasti seri che richiedono una diagnosi strumentale approfondita e la sostituzione di componenti costosi e delicati, operazioni riservate unicamente a tecnici abilitati.
L'esperienza ci insegna che quando l'acqua calda non esce e le verifiche di base (come la pressione) non hanno sortito effetto, il problema risiede quasi sempre in un componente di sicurezza o di rilevazione (flussostato, sonda, blocco da calcare).
Ricordiamo sempre che tentare riparazioni improvvisate, soprattutto su componenti legati al gas, espone a rischi seri e può trasformare un guasto minore in un danno strutturale costoso. La migliore forma di prevenzione, inoltre, resta la manutenzione annuale delle caldaie, che identifica e risolve le incrostazioni di calcare e l'usura dei sensori prima che causino il blocco totale, oltre che rappresentare una sicurezza (qui un’indagine sull’argomento).