Soci e dipendenti sono il motore di una squadra che fa differenza

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Tre quarti di secolo di lavori, interventi e cantieri con una leadership conquistata sul campo in fatto di pavimentazioni stradali, urbanizzazioni, opere idrauliche e di difesa del territorio. Quella della scorsa settimana non è stata un’assemblea dei soci con approvazione del bilancio come tutte le altre in casa Braccianti Riminese. Anzi. La Cooperativa del settore costruzioni dal noto acronimo Cbr e guidata dal presidente Valerio Brighi ha festeggiato proprio in quel giorno il 75esimo “compleanno” di un’attività iniziata ufficialmente il 5 giugno 1946 in un’Italia che si rimetteva in piedi dopo la seconda Guerra Mondiale.

E una ricorrenza tanto importante non poteva che essere festeggiata in uno scenario unico quale il Castello di Gradara, con tanto di saluto iniziale del presidente Filippo Gasperi. È proprio alla fine dell’assemblea che ha dato il via libera a un bilancio 2020 del gruppo con un valore di produzione annua di 85 milioni di euro e un risultato operativo di 3.512.000 euro che il presidente si concede a un excursus fra passato, presente e futuro della Cbr. Con la barra a dritta sulle tante opere da realizzare e la mission di farlo nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda.

Dottor Brighi, partiamo dal principio: come nasce la Cooperativa Braccianti Riminese?

«La nostra storia è figlia della volontà di un gruppo di undici braccianti, che, nell’immediato dopoguerra, unirono le forze e decisero di cooperare per garantire sostegno alle proprie famiglie. In 75 anni di attività ne abbiamo fatta di strada e oggi la Cooperativa vanta circa 330 dipendenti, di cui 132 soci, che operano per il Gruppo CBR. L’incontro di Gradara, indetto appunto in occasione di questa ricorrenza, è stata l’occasione per invitare e ringraziare tutti i soci, anche gli onorari, coloro che hanno fatto parte della nostra storia. È stato un bel momento per stare insieme e per approfittare anche dell’opportunità che ci ha dato il sindaco di partecipare a una visita guidata al castello e alle mura di Cinta».

La pandemia da Coronavirus viene ribattezzata da oltre un anno come una nuova guerra, questa volta contro un nemico invisibile e infido che ha seminato e sta seminando purtroppo morte sia fra le persone che fra le attività economiche: come l’avete affrontata e come ne state uscendo?

«Nella primavera 2020 siamo stati costretti come tanti a sospendere momentaneamente la nostra attività lavorativa, ma nonostante questo le società del Gruppo hanno superato lo stesso gli obiettivi di budget in termini di volume di produzione. Il portafoglio ‘lavori da eseguire’ della CBR a fine esercizio ha raggiunto il record storico di 148.524.613 euro, con un incremento del 44% rispetto all’esercizio precedente. Da sempre, consideriamo i nostri soci e i nostri dipendenti il motore del nostro sviluppo e questa si è rivelata la chiave del nostro successo ancor più in un momento di difficoltà collettiva. La Cooperativa è concepita come una squadra che lavora, insieme, per il benessere di tutti e questo fa la differenza».

Il 5 giugno oltre al compleanno di Cbr era anche la Giornata Mondiale dell’Ambiente, una tematica che vi sta molto a cuore e per cui mettete in campo un impegno concreto

«CBR aderisce a ‘Riempi il Mondo di Verde’ e sostiene ‘CEFA’ nel piantare alberi nella città di Modena, in Somalia e in Ecuador. Consapevoli di operare in un mercato a elevato impatto ambientale, da alcuni anni abbiamo orientato le nostre scelte a favore di uno sviluppo sostenibile e proprio a Gradara ci apprestiamo a realizzare la “Green Valley”: è un progetto che riguarda la costruzione di circa 90 villette bifamiliari all’avanguardia, costruite con l’ausilio del legno che le rende confortevoli, ad alta efficienza energetica e appunto nel pieno rispetto dell’ambiente».

Non il primo con questo vocazione messo in essere in Romagna.

«Esatto. Nel settembre 2020, abbiamo inaugurato nell’unità operativa di Pievesestina di Cesena l’impianto di conglomerati bituminosi “Master Tower”, capace di riutilizzare ampie percentuali di materiale fresato proveniente da pavimentazioni sottoposte a usura per realizzare nuove pavimentazioni stradali, con produzione di miscele a ridotte emissioni di anidride carbonica».

E il 2021 prossimo al giro di boa come è iniziato? Previsioni e aspettative per il futuro? Quali sono i nuovi progetti e i nuovi obiettivi di Cbr?

«Il primo trimestre ha registrato nuovi record sia in fatto di produzione che di portafoglio ordini. Ma se dal punto di visto dello sviluppo dell’attività operativa le cose vanno a gonfie vele, c’è una certa preoccupazione per il caro prezzi: i costi delle materie prime (acciaio, ferro e pvc ad esempio) sono infatti schizzati a livelli vertiginosi e certi appalti vinti diversi mesi fa con certe somme che dovrebbero andare in esecuzione, registrano la grossa difficoltà data dal fatto che con i prezzi odierni tali somme non sono neppure sufficienti a far fronte alle materie prime. La speranza è quindi che ci possa essere qualche risposta in termini normativi in tal senso, una revisione mirata del Decreto. Da questo punto di vista, è importante sottolineare che il gruppo CBR ha orientato gli investimenti dell’ultimo triennio al rafforzamento del processo di integrazione a monte, con l’acquisizione di cave di materiale inerte e impianti di produzione di conglomerati bituminosi, che la rendono indipendente dalle oscillazioni di prezzo dettate dal mercato delle materie prime per il principale settore di riferimento, le pavimentazioni stradali. Per quanto riguarda infine le nuove opere in cantiere, a settembre inizieremo i lavori per Autostrade per la realizzazione delle rotonde di via Montescudo e A14 e per i sottopassi di via Covignano e Grotta Rossa che andranno a fluidificare il traffico in direzione nord-sud».

75 anni di storiadai primi sociai 330 dipendenti

La Società Cooperativa Braccianti Riminese è stata fondata a Rimini il 5 giugno 1946. Nell’arco degli anni, non ha mai subito cambiamenti di denominazione, trasformazioni, fusioni, scorpori, scissioni o mutamenti nella proprietà. Pur ampliando e diversificando l’attività, il settore preminente che caratterizza la Cooperativa resta quello delle infrastrutture edili e nello specifico la costruzione e manutenzione di opere stradali, ove vanta una lunga esperienza ed una riconosciuta capacità tecnica ed operativa. Oggi ha circa 330 dipendenti, di cui 132 soci, che operano per il Gruppo.

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