Soccorsi a due donne nella zona di Ridracoli

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Doppio intervento di soccorso nel pomeriggio di oggi per la stazione monte Falco del Soccorso Alpino che, a distanza di poco tempo, si è trovato a dover gestire due interventi nella zona della diga di Ridracoli.
Il primo intervento è stato richiesto dai gestori del rifugio Cà di Sopra, per motivi precauzionali, per una signora con lievi problematicità respiratorie. La donna, originaria di Arezzo, si è incamminata lungo il sentiero che dalla diga di Ridracoli porta al rifugio Cà di Sopra quando sul sentiero si è sentita in affanno (evento probabilmente dovuto a pregressi problemi cardiaci per cui porta il pacemaker). La sensazione di affanno non è migliorata una volta arrivata al rifugio i gestori hanno preferito, in via precauzionale, allertare il Soccorso Alpino che è giunto sul posto anche per tranquillizzare la donna che è stata riaccompagnata al parcheggio in quad.
Il secondo intervento è stato richiesto dal Comando di Carabinieri di Meldola e di Bagno di Romagna sotto il coordinamento del Comando di Forlì-Cesena ed è scattato a distanza di poco dal primo per cui la squadra di tecnici del Saer si è divisa. Occorreva trivare una ragazza che era scivolata fuori sentiero, giù per un canalone ripido.
La giovane si trovava inizialmente sul sentiero 235 che da Pratalino porta verso Casone quando, forse per una disattenzione, ha perso l'appoggio sul sentiero e scivolando è caduta in una ripidità senza possibilità di fare ritorno in su ma almeno senza aver riportato problemi sanitari. Grazie all’ausilio dello smartphone è riuscita ad inviare le coordinate della sua posizione alla squadra che, con iniziali complicazioni per l’assenza di rete telefonica, si è riuscita poi a mettere in contatto diretto con lei grazie anche alle coordinate del Gps e alla spiegazione vocale della giovane.
Per la situazione impervia in cui si trovava la ragazza si è preferito assicurarla legandola e issarla fino alla cresta del sentiero conducendola poi fino ad una fonte sulforosa dove ad attendere la squadra e la dispersa era arrivata la jeep del Saer per portare tutti al sicuro.

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