Smottamenti e case senza luce: in Valmarecchia è ancora emergenza

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«Invocheremo l’emergenza nazionale». Dopo giorni di neve, è allerta frane in Valmarecchia. Scuole riaperte ovunque salvo che a Sant’Agata Feltria. Smottamenti, tetti ingombri e strade da liberare. Incognite in serie per l’Alta valle, dove le nevicate concedono una tregua ma ghiaccio e pioggia profilano altre criticità. A fare il punto sulla videoconferenza di ieri che ha riunito sindaci, Prefettura, Provincia, Protezione civile regionale nonché Irene Priolo, vicepresidente della Regione, è il sindaco leontino Leonardo Bindi. «Avanzeremo richiesta alla Regione per attivare l’emergenza nazionale, dato l’ampio ventaglio di problemi» per una Dama bianca che non si allontana a passo leggero in uno scenario «non distante dal 2012 con danni ingenti da calcolare e piante secolari abbattute».

E tuona: «Se non riusciremo a chiudere il bilancio è perché la nostra non è una montagna ricca come il Trentino». Intanto il rischio frane artiglia il territorio, visto lo storico pericolo di dissesto idrogeologico. Già liberate le strade «sebbene ridotte spesso a una sola carreggiata, visti i mucchi di neve ancora da smaltire». Rilancia Pasquale Novelli, sindaco di Talamello dove ieri mattina, a causa delle piogge, «una parte della strada verso Collina è franata verso valle». E allarga le braccia: «Purtroppo si tratta di una situazione delicata che richiederà un intervento importante. Perlomeno da domani (oggi, ndr) si terranno regolari lezioni a scuola».

Guasti ai generatori

Saturno contro per Sassofeltrio, dove ieri mattina si è rotto il generatore installato alla mezzanotte di martedì con un lavoro snervante. «Abbiamo sgomberato diverse zone con la turbina proprio per collocare generatori presso le case più isolate – spiega il sindaco Fabio Medici - ma ora è tutto da rifare. Dispiace perché la situazione è insostenibile: un’altra notte all’addiaccio e oltre 60 ore di agonia». Quanto a Novafeltria l’assessore ai Lavori pubblici, Fabio Pandolfi, va dritto al punto: «Il problema più grave restano i tetti sovraccarichi di neve che, messi a dura prova dalla pioggia, potrebbero crollare. Uno smottamento si è già registrato sulla strada di Uffugliano ma al momento è risolto». E rimarca: «Stiamo tornando alla normalità se di normalità si può parlare». Semaforo rosso invece per Sant’Agata Feltria, l’unico Comune che manterrà le lezioni sospese, come sottolinea il sindaco Goffredo Polidori. «Troppo rischioso far tornare gli allievi sui banchi per il ghiaccio e il rischio frane».

Eroi senza nome

Una situazione al limite, in un territorio fragile, che lo spinge a ringraziare «le 10 squadre di Enel che in 24 ore hanno ridotto a 40 le quasi 400 utenze senza luce né riscaldamento. Stanno lavorando in condizioni di estremo disagio – riconosce - con turni massacranti che si protraggono di notte nonostante una coltre nevosa da 1,80 metri». Polidori si concede un sospiro di sollievo accennando alle squadre della Protezione civile, in tutto una ventina di persone, che ieri hanno raggiunto una famiglia isolata in zona Taiola, armati di turbina e bobcat. Un altro nucleo, conclude, è stato invece visitato a Badia Montercole «dal maresciallo dei carabinieri». Va meglio a Maiolo, dove il sindaco Marcello Fattori accenna «ai cimiteri e ai cassonetti sgombrati dai cumuli nevosi grazie alla Protezione civile«. «Finalmente i cittadini potranno tornare a conferire rifiuti senza accumularli in casa».

Di tono diverso le riflessioni di Mauro Giannini, primo cittadino di Pennabilli, Comune che annovera ancora famiglie isolata, senza luce né riscaldamento. «Lavoriamo a testa bassa - commenta il sindaco - la speranza è che non piova perché questo causerebbe crolli e pericoli ulteriori». Strade riaperte infine a Casteldelci nonostante nelle zone più alte siano ripartite le nevicate. «È la prossima sfida da affrontare - commenta il sindaco Fabiano Tonielli - ma intanto abbiamo risolto le difficoltà e raggiunto tutte le frazioni con le nostre forze, puntando tutto sul piano neve del Comune».

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