"Sistema bancario una priorità, a rischio il futuro di San Marino"

SAN MARINO. «Tra i diversi problemi che sta vivendo la Repubblica di San Marino, ce n’è uno in particolare che rischia di minare in profondità il futuro, ovvero i problemi alla stabilità del sistema bancario». Il monito viene lanciato dall’Organizzazione sammarinese degli imprenditori che ribadisce che la messa in sicurezza e il conseguente rilancio del sistema bancario «deve essere la priorità delle priorità per il Paese, perché senza un sistema bancario concorrenziale e capace di sostenere le imprese, queste non riusciranno ad essere competitive e a svilupparsi».
Nessun invito al tavolo
Dall’Osla in una nota ricordano che da una parte avevano visto «con favore la creazione di un clima positivo fra maggioranza e opposizione per il bene collettivo, spirito collaborativo che però purtroppo ci sembra già rientrato a causa dei continui dissidi politici». Purtroppo, però, continuano gli imprenditori senza nascondere il disappunto, «c’è grande rammarico nel notare che questa apertura non abbia coinvolto tutte le parti sociali del Paese: Osla, infatti, insieme ad altre categorie, non è stata invitata a questo tavolo di confronto senza avere ricevuto spiegazioni in merito a questa immotivata esclusione».
Come associazione datoriale che rappresenta gli interessi della piccola media impresa e dei lavoratori autonomi sammarinesi, da Osla spiegano quindi in modo diretto di volere essere informati «in merito al progetto di legge “salva banche” e ribadiamo la necessità di creare un tavolo di confronto permanente che abbia l’obiettivo comune di aprire il sistema bancario all’esterno».
L’accordo di associazione
Già perché gli imprenditori ribadiscono di essere consapevoli che «il rapporto con l’Unione europea e, di conseguenza, con la Banca centrale europea sia un obiettivo da perseguire con forza, in quanto capace di offrire soluzioni e opportunità al nostro sistema bancario, ma crediamo che l’attuale situazione non ci permetta di aspettare i tempi per la definizione dell’accordo di associazione». Per questo da Osla richiedono «un aggiornamento in merito al memorandum tra la Banca centrale sammarinese e Banca d’Italia, in quanto, se i tempi dell’accordo fra le due banche centrali possono essere più veloci rispetto all’accordo con l’Ue, si potrebbe garantire una soluzione più rapida alle problematiche del nostro sistema bancario, rendendolo già pronto a rapportarsi con l’Europa».

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