Il Sigep 2020 di Rimini parte con lo sciopero, scontro Start-sindacati

Rimini

RIMINI. La partenza non sarà affatto semplice. Trattandosi della Fiera del gelato, si potrebbe dire che rischia di essere amara. Quantomeno dal punto di vista della viabilità. Dopo le accuse ricevute a mezzo stampa da Start Romagna, le organizzazioni sindacali dei lavoratori nel settore dei trasporti pubblici hanno confermato lo sciopero per questa mattina: si salvano soltanto il treno diretto alla Fiera di Rimini e lo shuttle speciale che dalla stazione raggiungerà i padiglioni. Gli altri mezzi, dalle linee degli autobus al Metromare, non funzioneranno o al limite funzioneranno a singhiozzo, in base all’adesione del personale di Start Romagna.

Il piano d’emergenza

Il Comune ieri ha fatto sapere di avere varato uno speciale piano di contenimento della grande onda d’urto dei visitatori del Sigep: vengono schierati oltre quaranta (44) agenti della polizia locale per gestire la viabilità (più gli addetti della fiera) e sono stati posizionati ottanta jersey lungo le strade per evitare la sosta selvaggia e proteggere il passaggio di pedoni e biciclette. Senza i mezzi pubblici, però, la situazione si farà comunque complicata. Anche se, va detto, storicamente il traffico nei dintorni dei padiglioni fieristici va maggiormente in crisi nelle giornate in cui tutte le scuole sono aperte, dunque a partire da lunedì.
«Saranno 44 gli operatori della Polizia locale di Rimini impegnati quotidianamente, in maniera esclusiva per tutta la durata della manifestazione a cui si aggiungeranno a seconda delle necessità e dell’evoluzione del traffico le pattuglie del Reparto mobile», assicura il Comune. Il compito principale sarà quello di gestire i tre flussi di traffico che si creano indirizzandoli verso la via Emilia–Statale Adriatica, o verso via XXV Marzo–zona cimitero, o verso via San Martino in Riparotta.

Start, rottura totale

I sindacati non hanno gradito affatto le accuse di Start Romagna: oggi, pertanto, prima giornata del Sigep, lo sciopero dei trasporti si farà. È stata ritenuta inaccettabile l’accusa di «proclamare gli scioperi in concomitanza di grandi eventi durante i quali il trasporto pubblico risulta decisivo» e di avere attuato, di conseguenza, una «forzatura inaccettabile». Ieri era in programma un incontro per raffreddare le tensioni ma dopo le accuse di Start Romagna è stato annullato dai sindacalisti che hanno così confermato lo sciopero.
«Lo sciopero indetto in occasione del Sigep è stato proclamato nel rispetto delle già rigide norme, dettate dalla Legge 146/90 - fanno notare le sigle Filt, Fit, Uilt, Faisa, Ugl e Usb -, che regolamenta il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, garantendo il rispetto delle fasce di garanzia per l’utenza, proprio per cercare di creare il minor disagio possibile per coloro che utilizzano il mezzo pubblico per esigenze di lavoro, studio o come semplici cittadini. Se Start Romagna vuole, come dichiarato, mantenere la propria disponibilità al confronto, si presenti con proposte serie. Magari con interlocutori che abbiano mandato a trattare». Non solo. «Piuttosto che attaccare i lavoratori e le organizzazioni sindacali, Start Romagna farebbe bene a spiegare ai cittadini e all’utenza, come mai pone i lavoratori nelle condizioni di dover scioperare per poche migliaia di euro di richiesta complessiva, a fronte di bilanci aziendali floridi».

Le rivendicazioni

I sindacalisti chiedono che il buon lavoro venga riconosciuto. «Il bacino di Rimini, da solo, rappresenta il 47% degli incassi per biglietti e abbonamenti di tutta Start Romagna. Tale percentuale si alza sensibilmente se parliamo di venduto a bordo (i biglietti venduti dagli autisti). Noi intendiamo che, questa specifica tutta riminese, seppur in un’ottica solidaristica, vada valorizzata. E chiediamo che al bacino di Rimini venga riconosciuto lo stesso trattamento economico di competenza per coloro che guidano i bus 18 metri, riconosciuto in altri bacini, si veda il bacino di Forlì-Cesena. L’armonizzazione deve prevedere reciprocità, altrimenti che armonizzazione è? Piccolo particolare: il bacino di Forlì-Cesena non possiede bus 18 metri».

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