Sicurezza idraulica: innalzati gli argini del Venone a Cesenatico

Cesenatico

Continuano i lavori finalizzati a combattere il dissesto idrogeologico e completare il grande progetto del nodo idraulico di Cesenatico, un insieme di interventi iniziati nei primi anni 2000 che da oltre 20 anni proseguono per stralci. Nello specifico tra il 2019 e il 2020 sono entrati nel vivo gli interventi finanziati nel 2014 dal Decreto Lupi, all’interno del programma Italia Sicura.

Nella giornata odierna il sindaco Gozzoli, insieme al vicesindaco Gasperini e ai rappresentati dei Comitati di Zona hanno effettuato un sopralluogo sul cantiere attualmente in corso in via Canale Bonificazione per l’innalzamento degli argini del Venone. Erano presenti Leonardo Faedi, presidente del Comitato Centro-Boschetto insieme a Damiano Saulig e William Spinelli, presidente del Comitato di Sala. Il potenziamento e l’innalzamento delle strutture arginali del canale Venone (e anche della Vena Madonnina) rappresentano un’opera strategica utile per proteggere il territorio e l’abitato nei momenti di maggiore criticità. I bacini del Canale Venone e Vena Madonnina, che complessivamente servono un’area scolante di circa 130 chilometri quadrati, fanno parte di un sistema idraulico complesso che può scolare sia nel Porto Canale di Cesenatico che nel Canale Tagliata, attraverso la chiusa del “Ponte del Gatto” e attraverso il manufatto di by pass realizzato nel 2009 nei pressi dello svincolo di Ponente della statale 16 Adriatica. Il bacino comprende sia aree soggette a deflusso naturale sia aree soggette a sollevamento meccanico; gran parte delle acque dell’entroterra di Cesenatico sono, infatti, scolate dai numerosi impianti idrovori del Consorzio che recapitano proprio nei canali Vena Madonnina e Venone.

I lavori svolti hanno permesso il raggiungimento della sommità arginale di 2,2 metri sul livello della media marea mediante rialzi ottenuti con rilevati in terra e muretti in cemento armato dove le specificità logistiche lo richiedevano.

In questi ultimi anni Governo e Regione hanno stanziato oltre 6 milioni di euro per la lotta al dissesto idrogeologico con tre diverse tipologie di interventi: il potenziamento e innalzamento di tutte le strutture arginali dei canali Venone e Vena Madonnina; un collegamento del canale Vena Madonnina all’idrovoro del Venarella; la realizzazione di una vasca di laminazione delle piene del canale Madonnina di oltre 240.000 mq. Contestualmente alle casse di espansione sono previsti anche due laghetti artificiali, scavati per circa tre metri, che si riempiranno con l’acqua di falda e contribuiranno a conferire una vocazione naturalistica all’area, con lo scopo, in futuro, di farla diventare un parco naturale. Previsti anche alberi ad alto fusto, siepi e cespugli; strade di servizio per il passaggio dei mezzi del Consorzio per le manutenzioni; un tratto di pista ciclabile, di circa due chilometri, per il collegamento tra la via Canale Bonificazione – angolo va Settembrini e l’ingresso principale in città, di via Cesenatico.

«Il tema della sicurezza idraulica del territorio è di attualità a Cesenatico e molto caro a questa amministrazione: la conformazione della nostra città esige attenzione e anche i cambiamenti climatici stanno facendo la loro parte. Stiamo svolgendo da anni un lavoro di insieme per realizzare interventi che permettano di combattere il dissesto idrogeologico e tenere in sicurezza la popolazione: la collaborazione del Governo, della Regione Emilia-Romagna e il lavoro del Consorzio di Bonifica della Romagna sono fondamentali per realizzare gli interventi necessari. Ringrazio l’ingegnere Rita Coli per il grande lavoro che ha svolto sul tema del canale Venone, e tutti i tecnici impegnati insieme a lei», il commento del sindaco Matteo Gozzoli.

«Ogni volta che lavoriamo, in sinergia con il Consorzio di Bonifica, per la messa in sicurezza del nostro nodo idraulico, stiamo operando per la collettività: ogni intervento, dislocato nelle diverse zone di Cesenatico, è al servizio della collettività e per la sicurezza di tutti», le parole del vice sindaco Mauro Gasperini.

«L’innalzamento degli argini consentirà di sfruttare appieno la potenzialità di scarico dell’idrovoro “Venarella”, con indubbio vantaggio per la difesa degli abitati e del territorio. Il Consorzio si conferma valido partner per le attività di concerto con le amministrazioni comunali in ottica di sinergia e collaborazione», fa sapere la direzione del Consorzio di Bonifica.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui