Si cerca metano a Conventello. Sondaggi 2 chilometri sotto il suolo

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Aleanna Italia Srl, società attiva nel campo della ricerca e coltivazione di idrocarburi, va a caccia di gas metano nel Ravennate: è di questi giorni la pubblicazione sull’albo pretorio di Palazzo Merlato dell’istanza presentata dall’azienda per ottenere dal Ministero della transizione ecologica il via libera alla Valutazione di impatto ambientale relativa al progetto denominato “Perforazione pozzo esplorativo Fornace 2 dir”. Il termine per la presentazione delle osservazioni è fissato a inizio 2023. L’obiettivo è costruire una postazione sonda per verificare la presenza, e soprattutto la quantità, dell’idrocarburo nel sottosuolo. L’area occuperebbe circa un ettaro di terreno nella frazione di Conventello, poco distante dal confine con il Comune di Alfonsine e in una zona che ricade nel perimetro del permesso di ricerca “San Marco” conferito nel 2002 dal Ministero dello sviluppo economico e di cui Aleanna è titolare unico. In particolare, il pozzo sorgerebbe su un terreno agricolo coltivato a 1,4 chilometri a nord-ovest dal fiume Lamone e a 600 metri dalla strada provinciale, vicino agli abitati di Conventello, 500 metri a nord-ovest, e Savarna, circa 1 chilometro a sud-ovest. L’impianto di perforazione, di una trentina di metri, dovrebbe consentire di spingersi fino a una profondità di 1910 metri sotto il livello del mare e la durata indicata per l’esecuzione dei sondaggi esplorativi è di 19 giorni, al termine dei quali è prevista la rimozione della struttura e lo svolgimento di prove di produzione in caso di rinvenimento di gas metano o, alternativamente, il ripristino integrale dell’area. La presenza effettiva di metano viene data quasi per certa vista la conformazione geologica dell’area, anche se nei documenti inseriti sul portale del Ministero della transizione ecologica non viene specificata una stima della quantità di gas che ci si attende di trovare: in ogni caso, nello studio di impatto ambientale fatto redigere dalla società si precisa che l’obiettivo principale del sondaggio è da individuare nei giacimenti «situati nella Formazione Porto Garibaldi del Pliocene superiore, generalmente costituita da torbiditi» e, soprattutto, che «la mineralizzazione attesa è composta principalmente da gas metano, con concentrazione superiore al 98%».

Impatto ambientale

Nel modulo che accompagna la presentazione della richiesta si sottolinea inoltre che il progetto «non ricade neppure parzialmente» all’interno delle zone tutelate dalla Rete Natura 2000, ma «gli impatti derivanti dalla sua attuazione potrebbero interferire con una o più aree», nello specifico i biotopi di Alfonsine e del fiume Reno, ubicati a una distanza di circa un chilometro e mezzo in direzione ovest, e Punte Alberete e Valle Mandriole, a due chilometri verso est. Per quanto riguarda invece rumore e vibrazioni, l’impatto ambientale viene classificato come di livello “medio”.
Il progetto prevede anche la realizzazione di un breve tratto di strada bianca, circa 170 metri, per consentire al personale l’accesso all’impianto di perforazione da via Fosso Vetro.

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