Sexting, nei guai due minorenni nel Forlivese

Forlì

FORLÌ. A lezione di cyberbullismo, per capire meglio Internet ed evitare rischi legati al suo uso improprio specie tra i giovanissimi. Nell’ambito del “Safer internet day 2020”, in programma oggi, personale della Polizia postale questa mattina incontrerà gli studenti dell’Istituto tecnico economico “Matteucci” di Forlì. Un argomento sempre attuale visto che nei dati statistici provinciali riferiti all’anno 2019 evidenziano come due minorenni siano stati denunciati per diffusione di materiale pedopornografico on line - in particolare si tratta di episodi di sexting, vale a dire l’invio di testi o immagini sessualmente esplicite tramite Internet o telefono cellulare -. Due le vittime, minorenni, che hanno sporto denuncia.

Per il “Safer internet day” la polizia Postale e delle comunicazioni ha organizzato in tutta italiana workshop e dibattiti sul tema del cyberbullismo. In tutta italiana saranno 60mila i ragazzi incontrati, uniti sotto lo slogan della campagna “Insieme per un internet migliore”. L’obiettivo delle attività di prevenzione e informazione, è quello di coinvolgere, educare e formare i ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community on line senza correre i rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.

«La sensibilizzazione sui temi della sicurezza online e sull’uso responsabile della rete – dichiara Nunzia Ciardi, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – è un impegno quotidiano della Polizia Postale e delle Comunicazioni. E la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è imprescindibile. Iniziative come quella della giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet   celebrata ormai in oltre 150 paesi tra cui l’Italia, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di persone, giovani e adulti, che a loro volta sono ineliminabili figure di riferimento per orientare i più piccoli ad un uso sicuro e responsabile della rete».
 

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